POLITICA
Spending review, Izzo (Pdl) presenterà un emendamento per salvare le province storiche

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Il senatore Pdl Mino Izzo presenterà un emendamento al Decreto Legge n. 95/2012 per salvaguardare le province già esistenti alla data dell’unificazione d’Italia.
“In relazione al gravissimo problema della soppressione di molte province, – spiega Izzo – ho predisposto e presenterò nei prossimi giorni un emendamento al disegno di legge n. 3396 di conversione del Decreto-Legge n. 95/2012, tra breve all’esame delle competenti Commissioni del Senato, che modifica la previsione del comma 2 dell’art. 17, prevedendo la salvaguardia delle province che al 17 marzo 1861, data di proclamazione dell’unità d’Italia, avevano già formalmente assunto lo status di provincia del Regno d’Italia”.
“L’iniziativa che ho assunto – afferma l’esponente Pdl – intende salvaguardare in ogni caso le 59 province che, alla data dell’unificazione nazionale (17 marzo 1861), avevano già acquisito, sul piano formale e in esecuzione di atti e provvedimenti emanati dagli organi ordinari e straordinari dell’allora Regno d’Italia, lo status di provincia italiana, pur con una denominazione diversa, successivamente mutata nel corso del tempo e, sostanzialmente, ricondotta alla denominazione del capoluogo”.
“Ho ritenuto, – argomenta – e in questo sono certo di interpretare i sentimenti e le aspirazioni comuni a molti altri territori minacciati, come il Sannio, dall’improvvido e poco ponderato provvedimento del Governo, che sia profondamente ingiusto negare l’adeguato riconoscimento alla posizione di obiettiva peculiarità di alcune realtà territoriali che, pur essendo state progressivamente penalizzate dalle vicende storiche e socio-economiche di 150 anni di storia, hanno contribuito fin dall’inizio a dare forza e dignità al progetto di unità nazionale, assumendo la veste formale e il ruolo sostanziale di province del Regno d’Italia, prima ancora della solenne proclamazione dell’unità nazionale, avvenuta con la Legge n. 4671 del 17 marzo 1861 e di cui, lo scorso anno abbiamo celebrato il 150° anniversario”.
“L’approvazione dell’emendamento, sul quale auspico il più ampio coinvolgimento sia delle componenti politiche e della società civile del Sannio, sia delle vicine province di Avellino e Caserta, anch’esse interessate dal problema nonostante le iniziali rassicurazioni, – continua Izzo – sarebbe un giusto e doveroso riconoscimento ai territori e alle popolazioni associate fin dal primo momento alle sorti della nazione italiana, in molti casi anche col pagamento di un altro tributo di sangue e di sacrifici in conseguenza degli eventi, spesso drammatici, di quei giorni e di quei mesi del XIX° secolo”.
“Diversamente, le numerose celebrazioni tenutesi lo scorso anno si troverebbero svuotate di qualsiasi significato concreto, se non quello dell’ennesima e dolorosa ingiustizia perpetrata, nella maggior parte dei casi, in danno di realtà territoriali che in un secolo e mezzo di storia hanno dovuto subire innumerevoli ingiustizie e privazioni sul piano economico e infrastrutturale”.
“Infine, – conclude il senatore Izzo – approfondirò nei prossimi giorni gli ulteriori profili di marcata illegittimità costituzionale che il provvedimento presenta, con particolare riferimento all’assenza nella norma di qualsiasi criterio direttivo che orienti le decisioni del Governo relative all’individuazione delle province da accorpare, con l’introduzione di un procedimento di soppressione di Organi di rilievo costituzionale basato su una totale discrezionalità attribuita al Governo, mentre la sede naturale di una decisione di tale rilievo non può che essere il Parlamento sovrano. Su quest’ultimo punto, valuterò l’assunzione di altre idonee iniziative in sede parlamentare”.