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De Lorenzo replica a Nicola Boccalone: “Maleducazione o malasanità, lo verificherà la Giustizia”

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Dopo la risposta del direttore del “Rummo”, Boccalone al caso denunciato dal primario di psichiatria, Peppino De Lorenzo, quest’ultimo ha nuovamente replicato definendosi sconcertato dalle parole di Boccalone.
“E’ doveroso, da parte mia, precisare – scrive De Lorenzo – che, questa mattina, in ospedale, ho avuto con lui un lungo colloquio telefonico e mi ero reso disponibile a tranquillizzare le acque,con il suo impengo, anche se in silenzio, di prendere dei provvedimenti. Ora leggo la sua nota che mi fa strapiombare in una tristezza enorme. Allora, devo riprendere ad essere quello di sempre che ha lottato per una vita intera per la difesa dei diritti di tutti in un mondo che ha smarrito i valori.
Chi legge potrà stupirsi, ma posso assicurare che, a monte dell’episodio dell’altra mattina, c’è una storia che non è sinonimo di malasanità, ma di vergogna. Altro che maleducazione! Per deontologia professionale, sono obbligato a non entrare nei particolari, ma posso assicurare che ci si trovi dinanzi ad una storia gravissima della quale, in privato, ho reso edotto Boccalone.
Quel primario, – prosegue De Lorenzo – per farla breve, va punito, da subito, senza mezzi termini. Lui ben sapeva che nel suo reparto, siamo a gennaio, c’è stato un morto. Un uomo ricoverato in altro ospedale cittadino per un mese intero e dimesso con una diagnosi banale. Guarda caso. siamo stati noi medici della psichiatria a porre la diagnosi vera. Poi, il trasferimento nel reparto retto da quel primario. La bambina è l’ultimo anello della catena. Sono obbligato a fermarmi qui, ma avrei da raccontarne in modo da far rimanere esterefatti tutti.
Oggi, Nicola Boccalone – conclude la nota – mi costringe a salire le scale del Palazzo di Giustizia. E lì che si verificherà, esaminando il caso nel suo complesso, se si tratti di maleducazione o di malasanità”.