Sindacati
FAI CISL, mercoledì 11 aprile incontro sul settore forestale

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Mercoledì 11 aprile alle 9, presso la sala “G. Pastore” della UST CISL di Benevento, si riuniranno i circa trenta delegati sindacali in rappresentanza dei lavoratori forestali della FAI CISL di Benevento, dipendenti della Provincia, delle C.M. Alto Tammaro-Tireno, Fortore, Taburno e STAPF per esaminare la delicatissima e preoccupante vertenza del settore forestale.
Come è noto, la situazione dei lavoratori forestali è giunta ad un punto dal quale occorre subito trovare le adeguate soluzioni, onde poter porre fine ad uno strazio in cui versano circa 800 famiglia Sannite, prive di salario e soprattutto di un futuro non chiaro.
Nella riunione, si legge nella nota, verrà fatto il punto della situazione ad oggi, a partire da tutti gli incontri svolti sia a livello locale che regionale, nei quali si è sempre costruito, grazie alla responsabilità del sindacato, percorsi condivisi e che ad oggi sono privi di sostanziale prosieguo per le attività di tutela occupazionale e di sviluppo per il territorio.
In particolar modo si partirà dall’ultimo incontro, nel quale i vertici della Regione Campania, purtroppo, ancora non hanno sciolto il nodo di chi dovrà gestire e tutelare il territorio non dando risposte agli impegni assunti a suo tempo con le OO.SS. di categoria, in merito al saldo 2011. in modo particolare, non si hanno ancora risposte concrete circa il cosiddetto “GPF” (Grande Progetto Forestale) ancora da assumere in atto formale dalla Regione, ed inoltre si attendono ragguagli circa la tanto decantata legge di riordino del settore.
I delegati, continua la nota, sicuramente prenderanno decisioni ed azioni programmate per sensibilizzare e porre in evidenza alle istituzioni locali e regionali, le condizioni di forte instabilità di un settore primario per la collettività ormai giunto al limite della sopportazione.
Tanto premesso, la FAI CISL Sannita, rinnova ancora una volta un appello a tutte le forze istituzionali locali, regionali e nazionali, affinché diano, per quanto loro di competenza, un fattivo contributo con atti concreti, azioni serie e costruttive. Occorre in questa fase divenuta ormai incontrollabile, non più sostenibile, fare fatti, non più parole.