Sindacati
Bosco (Uil) sulle foibe: ‘Le nefandezze non abbiano più a ripetersi’

Ascolta la lettura dell'articolo
Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, questa mattina, presso la Rocca dei Rettori, ha partecipato al consiglio provinciale aperto che verteva sulla giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
Il leader della Uil sannita, con grande emozione, su invito di una sua amica veneta, Emanuela Zanonato, ha voluto brevemente ricordare il martirio a cui fu sottoposto la studentessa istriana Norma Cossetto.
Questo l’intervento letto in aula: “La storia della studentessa istriana Norma Cossetto, portata alla luce e narrata dallo scrittore e storico Frediano Sessi, nel suo libro “Foibe rosse”, è diventata una storia simbolo delle numerosissime vittime delle foibe, cui solo recentemente la storia ha restituito la dignità della memoria. Figlia del podestà di Visinada e studentessa al quarto anno di lettere e filosofia all’Università di Padova, Norma Cossetto fu gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. Aveva 23 anni ed era una ragazza normale con una vita tranquilla, ma nonostante la sua innocenza non fu risparmiata dai partigiani titini. Fu violentata per ore da un gruppo di soldati, legata e seviziata nel modo più barbaro, mentre gridava <mamma>”.
E così Fioravante Bosco ha chiuso il suo intervento: “Ho voluto ricordare il dramma di Norma Cossetto affinché le nefandezze causate dal fascismo, dal nazismo, dal comunismo e dalla Shoah non abbiano più a ripetersi. Tutte le donne e gli uomini di buona volontà devono bandire ogni violenza e consentire che si viva in piena libertà”.