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Ai lunedì culturali si è discusso di ‘Università meridionali e storia d’Italia’
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Per i Lunedì Culturali dell’Ateneo, si è tenuto questo pomeriggio all’Università degli Studi del Sannio il convegno su “Le Università del Mezzogiorno nella Storia dell’Italia Unita 1861-2011”, dal titolo del volume pubblicato dall’editore Il Mulino nella Collana della SVIMEZ. Il libro esplora un campo ancora poco studiato, analizzando il ruolo economico e sociale svolto dagli atenei meridionali nello sviluppo dell’area.
La discussione, moderata dal professore Felice Casucci dell’Ateneo sannita, ha voluto mettere in evidenza le differenze storiche tra gli Atenei del Nord e quelli del Sud che sin dall’Unità d’Italia si sono protratte fino ai giorni nostri.
Il rettore Filippo Bencardino ha evidenziato, dati alla mano, le notevoli differenze di finanziamento tra gli Atenei italiani e prima ancora la diversa distribuzione sul territorio italiano dei centri di sapere concentrati dopo l’Unità d’Italia principalmente al Nord. Uno squilibrio recuperato solo in termini di diffusione geografica dagli anni Settanta in poi. “L’Università nel Mezzogiorno – ha spiegato il professore Bencardino – ha determinato grandi cambiamenti ed è servita allo sviluppo dei territori sia in termini economici che culturali.
Nei saluti di apertura il prefetto di Benevento Michele Mazza ha ribadito l’importanza della cultura e della formazione in Italia per la diffusione dello spirito di appartenenza alla nazione. La presentazione del volume è stata affidata al coordinatore del Forum delle Università del Mezzogiorno per la SVIMEZ, Alessandro Bianchi, urbanista, docente universitario ed ex ministro dei Trasporti del secondo Governo Prodi. “Quando si esprimono giudizi sull’Università del Mezzogiorno – ha detto – vanno fatti ragionamenti di ricostruzione storica, bisognerebbe considerare la minore attenzione riposta al Sud dalle politiche nazionali”.
“Le Università del Meridione – ha proseguito il rettore dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino – vengono considerate come luoghi da destinare alla didattica e non alla ricerca. Il libro della SVIMEZ – ha detto – serve a provare come per un secolo e mezzo i finanziamenti abbiamo favorito il sistema universitario del Settentrione, mentre molte Università del Sud, nate in periodi di crisi economica, sono sempre state considerate figli minori”. Altra questione sollevata dal professore Pasquino riguarda il sistema di valutazione degli Atenei: “Al ministro Profumo ribadiremo la necessità di cambiare i termini di una valutazione che vogliamo complessiva ed omogenea, poiché i criteri attuali di distribuzione dei finanziamenti sono iniqui”.
A conclusione, il dibattito è stato animato da numerosi interventi. Hanno preso la parola i professori Ennio De Simone e Paolo Ricci, il rettore dell’Università L’Orientale di Napoli, Lidia Viganoni, il preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, Filippo de Rossi, e il presidente di Futuridea, Carmine Nardone. In rappresentanza della Provincia di Benevento è intervento il vice presidente del Consiglio provinciale, Antonio Barbieri.