POLITICA
Nista: pronti a chiedere il referendum per staccarci dalla Campania
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L’appuntamento del Comitato “Salviamo il Sannio” di ieri nella storica sede della Fondazione Iacocca a San Marco dei Cavoti (Benevento), ha delineato una nuova strategia per giungere all’aggregazione con il Molise.
Di fronte ad un perdurante silenzio della Provincia di Benevento sulla vicenda – si legge nella nota diffusa alla stampa – nonostante i reiterati appelli, vi sono state delle forti prese di posizione da parte dei tanti sindaci presenti. Hanno infatti risposto all’appello del Comitato e del rappresentate locale Ugo Borrillo, i sindaci di San Marco dei Cavoti, Molinara, Castelvetere, San Giorgio la Molara, Colle Sannita, Pesco Sannita e i Consigllieri provinciali Spartica Capocefalo e Franco Cocca, che è anche il sindaco di San Marco. Ha introdotto la discussione l’esperto referendario Luigi Ruscello, che ha tracciato a grandi linee l’iter procedurale e i dati macro socio economici della provincia sannita e della regione Molise. Vi è stato poi l’intervento di Vincenzo Lombardi che nel delineare la marginalità del Sannio in Regione Campania, ha auspicato di fronte al silenzio della presidenza della provincia di Benevento, non è un caso che il presidente Aniello Cimitile è un napoletano, che siano i Comuni a deliberare per la richiesta di referendum popolare.
Sulla linea della marginalità del Sannio in regione Campania hanno convenuto tutti gli intervenuti da Antonio Michele, Luigi Bocchino a Cosimo Nicchiniello, Corrado De Lorenzo, Spartico Capocefalo, Ugo Borrillo e Francesco Cocca.
Ma la proposta “shock” della serata è venuta dalle dichiarazioni del Sindaco di Colle Sannita, Giorgio Carlo Nista che ha dichiarato: ”Siamo pronti da domani mattina con i Comuni che lo vorranno, a chiedere il referendum alla Cassazione per staccarci dalla Campania senza aspettare ancora le decisioni della Provincia di Benevento. Noi siamo già pronti. Non se ne più. Non è possibile continuare così. Ora che le province saranno tagliate il Sannio rimarrà ancor più in balia di Napoli che continua a comportarsi come capitale del regno delle due Sicilie. E’ l’ultima occasione per cambiare il corso della storia, e per determinare una vera svolta, perché con la riduzione delle rappresentanze politiche continueremo a contare sempre di meno”.
Ha chiuso i lavori il sindaco di San Marco Cocca, che ha auspicato anche che la città capoluogo assuma sue decisioni in merito.