CULTURA
La figura e le opere di don Giovanni Giordano
Ascolta la lettura dell'articolo
L’Ufficio diocesano per la Cultura ed i Beni culturali dell’Arcidiocesi di Benevento, la Provincia romana dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio e la Comunità dei Fatebenefratelli operante nell’Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Benevento ricordano mons. Giovanni Giordano, nel decennale della morte.
Il prossimo 28 novembre, lunedì, S. E. mons. Andrea Mugione, arcivescovo di Benevento, celebrerà una S. Messa di suffragio nella Cappella della Cattedrale di Benevento. A seguire, nel salone della Biblioteca Arcivescovile “F. Pacca” alcuni amici che hanno conosciuto e collaborato con mons. Giordano nel suo lungo e generoso servizio alla Chiesa beneventana ne ricorderanno la figura e l’opera.
Interverranno mons. Mario Iadanza, attuale direttore dell’Ufficio diocesano per la Cultura e i Beni culturali, mons. Laureato Maio, direttore della Biblioteca Capitolare, il prof. Maurizio Cimino, storico dell’Arte e collaboratore di mons. Giordano per diversi anni, il prof. Giovanni Fuccio, direttore di “Realtà Sannita” di cui mons. Giordano è stato autorevole collaboratore, l’architetto Franco Bove, esperto di storia beneventana, fra Giuseppe Magliozzi, religioso dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio, l’arcivescovo di Benevento, mons. Andrea Mugione e il priore della Comunità dei Fatebenefratelli di Benevento, fra Angelico Bellino.
Breve biografia di Mons. Giovanni Giordano
Nato a Pratola Serra (Avellino) il 27 novembre 1921 ed ordinato sacerdote in Benevento il 12 agosto 1945 dall’Arcivescovo mons. Agostino Mancinelli, di cui diverrà segretario particolare, mons. Giovanni Giordano fu un personaggio poliedrico, intelligente, colto, sensibile, che visse appieno il suo sacerdozio, impegnandosi per trent’anni nel difficile e complesso apostolato tra i reclusi del Carcere di Benevento ed al contempo insegnando nel Seminario Arcivescovile e nelle Scuole pubbliche ed accompagnando, come assistente della Gioventù di Azione Cattolica, numerosi giovani laici.
Fu lui a fondare il Centro Culturale Sannita e per la sua indiscussa preparazione l’Arcidiocesi di Benevento gli affidò la responsabilità del Museo, dell’Archivio Storico, dell’Ufficio dei Beni Culturali e della Biblioteca pubblica “Francesco Pacca”, istituti per i quali mons. Giodano ha instancabilmente lavorato per preservare archivi e testimonianze di arte, cultura e spiritualità.
Appassionato storico, studioso attento, intelligente e competente, dotato di acribia nella ricerca e di intuito infallibile, pubblicò numerosi lavori sulle vicende della Chiesa nel Sannio, che furono assai apprezzati per il loro rigore critico e per la qualità delle fonti. Benevento restò inoltre grata a don Giordano per il costante impegno ad evitare dispersioni o distruzioni del vasto patrimonio storico e artistico della città, specie dopo i tremendi bombardamenti del 1943 nel corso della II Guerra Mondiale; a lui si deve, in particolare, il recupero e la conservazione dei frammenti della porta di bronzo del Duomo, il che permise una ricomposizione quasi completa, grazie all’opera di restauro del maestro Angelucci conclusa nel 2000 e la ricollocazione all’interno della Cattedrale di tale inestimabile opera d’arte.
Particolare attenzione fu prestata da mons. Giordano anche per la storia della presenza dei Fatebenefratelli a Benevento. La prima volta che pubblicò lavori in tal senso fu nel 1951, quando uscì a Benevento una sua monografia d’appena 38 pagine, intitolata I Fatebenefratelli a Benevento. La seconda monografia, che era un più organico saggio di oltre duecento pagine, intitolato L’Ordine Ospedaliero a Benevento, la pubblicò a Benevento nel 1974 e vi diede particolare rilievo alla figura di fra Paolo Capobianco, di cui ricorreva il quarto centenario della nascita. Nel 1975 don Giordano allestì una mostra retrospettiva sulla presenza a Benevento dell’Ordine religioso (1614-1975), di cui curò un accurato catalogo di oltre cento pagine, dal titolo Benevento e i Fatebenefratelli, nel quale non si limitò ad illustrare i 93 pezzi messi in mostra, ma iprodusse e commentò alcuni importanti documenti. Infine pubblicò nel 1995 a Roma I Fatebenefratelli a Benevento, una presenza secolare. Storia e documenti.
Nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre 2001, egli chiudeva la sua laboriosa vita terrena.
Le pubblicazioni
L’Ordine Ospedaliero a Benevento, Ed. De Martini, Benevento 1974 Benevento e i Fatebenefratelli: una testimonianza di opere, Benevento, Auxiliatrix 1976; Un libro per il Sannio, G. Giordano – M. Boscia, Benevento, Auxiliatrix 1978; Storia, arte e folcrore nel Sannio, a cura di M. Boscia, Benevento 1978; Un’inchiesta murattiana sul circondario di Pontelandolfo: 13 febbraio 1812, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; Riti di penitenza e di propiziazione: da un inedito manoscritto del XVIII sec., Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; Un’inchiesta murattiana sul circondario di Colle Sannita, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; Morcone in documenti e testimonianze, a cura di G. Giordano, Benevento 1981; L’impegno missionario del cardinale Vincenzo Maria Orsini, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1982; Topografia fisica di S. Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi dall’inchiesta murattiana, a cura di G. Giordano, Ed. Centro Culturale Sannita, Benevento 1982; I primi diari beneventani del cardinale Vincenzo Maria Orsini. 1685-1691, Benevento, De Torna, 1984; L’ospedale S. Gaetano di Benevento, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1985; La Rosa d’oro di Benedetto XIII, San Salvo, Tipografia Di Rico, 1988; Aspetti di vita beneventana nei secoli XVII e XVIII, Benevento, Realtà Sannita, 1991; I Fatebenefratelli a Benevento, una presenza secolare. Storia e documenti, Centro Studi S. Giovanni di Dio, Roma 1995; Mons. Saverio Casselli architetto beneventano, in «Studi Beneventani», 1995, 6, pp. 211-222; Mater Misericordiae, Benevento, Tipografia Auxiliatrix, 1997; Il complesso della Cattedrale e dell’Arciepiscopio di Benevento, a cura di G. Giordano e M. Cimino, Benevento, 2000; Illustrissimi a Benevento, Cernusco sul Naviglio, Club di Autori Indipendenti, 2000.