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Provincia di Benevento

Progetto REC, ‘una governance condivisa del territorio’

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Nella Casa Comunale di Campolattaro (Benevento), cittadina del Sannio ai cui piedi è stato realizzato, dalla Cassa per il Mezzogiorno tra il 1980 e il 1995, lo sbarramento della diga sul fiume Tammaro, concesso in gestione dal 1997 alla Provincia di Benevento, è stata presentato al pubblico il “Progetto REC”, consistente in un impianto di produzione di energia elettrica di regolazione utilizzando l’acqua dell’invaso, nonché in “4H2O: il Parco della 4 acque”.

L’iniziativa è stata assunta dalla Società Repower, che realizza il programma, e dalla Provincia di Benevento, che ha individuato quale propria prioritaria azione questo complesso intervento nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo del territorio. Il Progetto Rec, infatti, che concerne il territorio di tre Comuni dell’area montana dell’Alto Tammaro e cioè oltre allo stesso Campolattaro, i vicini Pontelandolfo e Morcone, avrà risvolti ritenuti di fondamentale importanza per tutta l’area sannita.

All’incontro con al comunità di Campolattaro hanno preso parte: il sindaco Pasquale Narciso, che ha portato il saluto della sua Amministrazione; Aniello Cimitile, presidente della Provincia, Fabio Bocchiola, direttore generale Repower Italia, e l’architetto Italo Rota che è l’ideatore del “Parco delle 4 Acque”.

Il Progetto REC, che nasce anche grazie ad una stretta collaborazione tra Repower e Provincia, testimonia – si legge nella nota diffusa alla stampa – le grandi potenzialità del Sannio e l’impegno delle Istituzioni attente allo sviluppo sostenibile ed ecompatibile del proprio territorio. In particolare la Provincia sottolinea come il progetto vuole essere una risposta forte ai tentativi di realizzare nuove centrali di produzioni “a caldo” di energia elettrica, che rilasciano cioè in atmosfera i residui di una combustione, tecnologie ritenute inaccettabili dalla Rocca dei Rettori.

Come ha dichiarato il presidente Cimitile alla presentazione, «il Progetto REC rientra nell’impegno della Provincia per una “governance” condivisa di sviluppo del territorio ed è stato già presentato alle comunità di Morcone e di Pontelandolfo, nonché nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori. Noi annettiamo fondamentale importanza strategica a questa iniziativa perché essa si inquadra nella opzione, contenuta negli Indirizzi di Governo dell’Amministrazione in carica, per fare del Sannio la “green belt”, la “cintura verde” della Campania. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non inquinanti, senza emissioni in atmosfera, è ovviamente un tassello fondamentale di questa strategia. Contiamo di ottenere il sostegno della Regione Campania rispetto a tale opzione: lo stesso Governatore Caldoro, con il quale abbiamo a lungo interloquito sull’argomento, ha espresso sempre giudizi positivi in merito».

Nel corso dell’incontro Cimitile ha annunciato che, a metà gennaio, presso il Museo Arcos di Benevento, alla via Stefano Borgia, il “Parco delle Acque e dell’energia” sarà al centro di una Mostra, che l’architetto Rota ha definito come «una installazione per pensare assieme», cioè una esposizione, ma anche «un incubatore di iniziative», che mette insieme «reperti archeologi e oggetti della tecnologia, gettando un ponte tra passato e futuro, sollecitando idee e proposte, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo sostenibile».

Secondo il direttore Bocchiola, da un progetto industriale per la realizzazione di una centrale idroelettrica, sono venute maturando esperienze ed espressioni diverse per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela del territorio, quale appunto è il “Progetto Parco delle Acque, che si caratterizza – ha detto – «per i suoi forti contenuti di innovazione e di stimolo ad una ulteriore riflessione».

Bocchiola inoltre ha voluto sottolineare come Repower annetta un grande valore alla partecipazione popolare e alla condivisione dei progetti di sviluppo, in una forte intesa e in una stretta sinergia con le forze locali a partire dalla Provincia. Repower è oggi, ha ricordato Bocchiola, tra i maggiori produttori di energia rinnovabile in Svizzera con una vasta esperienza in particolare nella generazione idroelettrica: risale infatti al 1904 la messa in funzione della prima centrale del Gruppo, la più grande in Europa fino a quel momento. Da allora, l’attenzione di Repower per l’ambiente guida la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione. Nell’ambito dello sviluppo tecnologico Repower si è da sempre impegnata per coniugare innovazione e sostenibilità delle opere, puntando sull’integrazione con il territorio. L’armonia con l’ambiente raggiunta dagli impianti Repower in Svizzera è la dimostrazione che la generazione elettrica può e deve coniugarsi in maniera armoniosa con l’ambiente circostante. Nel 2010 il gruppo Repower, che è quotato alla borsa di Zurigo, ha realizzato in Italia un fatturato di oltre un miliardo di euro.

L’impianto di regolazione da 550-600 Mwe di Repower consiste in una serie di condotte idriche, di circa 6 metri di ampiezza, in galleria, che porteranno l’acqua del Tammaro, raccolta dall’invaso a piedi di Campolattaro, nella località, distante circa 9 chilometri, detta Monte Alto di Pontelandolfo, una conca naturale capace di raccogliere circa 8 milioni di metri cubi del prezioso liquido: tale serbatoio supplementare d’acqua consentirà di realizzare la centrale idroelettrica. Questa centrale, peraltro, sarà anch’essa interrata, posta anzi a centinaia di metri di profondità al fine di sfruttare la caduta dell’acqua per far muovere le turbine e quindi generare energia elettrica. L’impianto è detto di regolazione perché consiste in un continuo scambio di liquido tra i bacini a monte a valle a seconda della maggior o minore richiesta di energia elettrica. La centrale idroelettrica a pompaggio opererà in modo sinergico con gli impianti rinnovabili, che in generale producono energia non programmabile, consentendo lo stoccaggio e conseguentemente l‘immissione in rete di elettricità secondo il fabbisogno.

L’altro progetto, cioè il “Parco delle 4 Acque”, che si collega ed anzi è la conseguenza diretta dell’altro grande progetto, presentato per conto di Repower dal suo ideatore, l’architetto Rota, vuole valorizzare l’area dell’Alto Sannio con una serie di interventi, in avanzata fase di studio, immaginati per creare nuove attrattive turistiche, sfruttando la risorsa idrica. L’arch. Rota ha firmato il relativo studio di fattibilità, che il presidente Cimitile ha definito «di grande rilevanza culturale, in quanto coniuga i valori del territorio con elementi di innovazione. Si tratta, a nostro giudizio, di un utile strumento che può segnare un vero e proprio punto di svolto per l’area dell’Alto Sannio e del Fortore».

Secondo Rota, il «Parco è un progetto essenzialmente legato alle esigenze del territorio, ossia esso vuole rintracciare le ragioni per consentire alle popolazioni residenti di non emigrare, ma anzi di restare nella propria terra. Infatti, il Parco vuole far sì che questo Alto Sannio ritrovi in se stesso le ragioni della sua attrattività e della sua straordinaria potenzialità, senza lasciarle disperdere. La condizione in cui si trova il Sannio, che sta perdendo abitanti, è speculare a quella di molte altre Nazioni europee: questa condizione deve creare il presupposto per il suo superamento. Infatti il Progetto è stato concepito proprio come una storia di microprogetti proprio per evidenziare che il destino di un territorio è direttamente collegato alla collezione di tante possibilità. Da qui l’invito ai giovani a re-inventare le ragioni della loro partecipazione e della loro vita, sia in termini lavorativi che sociali, sulla terra che li ha visti nascere».

Il progetto Rec è stato depositato lo scorso 31 maggio 2011 presso l’Autorità competente di livello nazionale (il Ministero dell’Ambiente) con la domanda di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): si presume che l’iter autorizzativo possa concludersi entro il 2012. I programmi prevedono l’apertura del cantiere nel corso del 2013 e l’entrata in esercizio commerciale nel 2018.

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