Comune di Benevento
Fausto Pepe: ‘Utili reintroduzione dell’Ici, patrimoniale e innalzamento età pensionabile’

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“L’Italia può uscire in tempi rapidi da questa grave fase di emergenza economica” purché si dia “credibilità istituzionale e maggiore dignità al ruolo dei Comuni”. Al sito dell’Anci (www.anci.it) il sindaco di Benevento Fausto Pepe individua in queste due le priorità che dovrebbero stare nell’agenda del premier incaricato Mario Monti.
Per Pepe “molto utili potrebbero essere la reintroduzione dell’Ici, i prelievi patrimoniali e l’innalzamento dell’età pensionabile, il tutto calibrato alle esigenze contingenti. Anche se, pur essendo favorevole alla reintroduzione dell’imposta sulla prima casa, resto convinto che in questa fase si debba procedere ad una parziale rivisitazione del precedente quadro normativo: oggi non tutti gli italiani possono ritornare a pagare quell’imposta, vanno differenziati i casi di applicazione almeno in una prima fase”.
Stesso discorso per l’età pensionabile che richiede una scelta applicativa tra categorie di lavoratori. “Su questi come su altri punti – conclude – credo che Monti possa avviare un confronto con le rappresentanze di categoria e con gli enti locali, rafforzando l’efficacia delle misure adottate e la qualità dell’intero Governo. Il Paese è pronto a seguire una guida autorevole e salda, anche attraverso le difficoltà imposte dalla crisi, purché si ripristini un quadro di equità e confronto”.
Secondo il sindaco di Benevento, “Monti avrà il compito di traghettare il Paese fuori dal guado attuando – in primis – le iniziative promosse in ambito UE e contemporaneamente scrivendo le regole certe per una sana competizione sui temi dello sviluppo. Una crescita – ribadisce – che non può non coinvolgere le amministrazioni comunali, in questi ultimi anni trattate come la causa dei mali che affliggono l’Italia, nonostante la serietà e l’impegno con cui hanno affrontato il contenimento della spesa, i vincoli di stabilità e di bilancio”.
Guardando all’Europa – l’Ue per la tranche di fondi 2007-2013, perseguendo una logica di sussidiarietà quanto di efficacia, ha scelto i Comuni – Pepe spera che l’Italia “si adegui, evitando di affibbiare ai Comuni solo il ruolo di esattori. In questo senso, un primo correttivo – afferma – potrebbe essere lo stralcio dal patto di stabilità delle spese legate all’utilizzo dei fondi comunitari”. (fdm)