POLITICA
Santamaria sulle nomine alla Asl: ‘Perchè questa fretta?’

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Per Gennaro Santamaria le nomine alla Sanità erano un’urgenza, “ma opportunità politica voleva non ci si dividesse. Non in momenti e non su scelte del genere”. Il terremoto scatenato dalle nomine alle Asl campane, e le successive dimissioni di Giuseppe De Mita in segno di protesta contro gli orientamenti espressi dalla Giunta Caldoro, ha creato una singolare sfaldatura nel centrodestra. Lo scacchiere è su per giù questo: gran parte dell’Udc e Udeur contro Caldoro in solidarietà a De Mita, mentre una parte dell’Udc (quella che capo all’assessore Pasquale Sommese) difende la maggioranza, ma è accusata di flirtare, in modo “consociativistico”, con il Pd per nuove nomine.
Perciò il velato invito alla calma di Santamaria somiglia più ad un chiaro monito, ma in stile Dc, a ricompattarsi: “Evitiamo clamori esterni”. Come dire, risolviamola in famiglia.
Segretario, ieri ha predicato equilibrio.
Certo, le nomine andavano fatte da parecchio tempo. Perciò non si capisce l’accelerazione delle ultime ore, le decisioni notturne, che hanno creato malcontenti e squilibri. Prima si aspetta tanto e poi ci si precipita senza tener conto del clima?
In pratica, ha condiviso le dimissioni di De Mita.
Le ho capite, le giustifico. Non so come mi sarei comportato perciò è esagerato dire che le condivido. Insomma, al di là delle nomine, bisognerebbe evitare imbarazzi che ci mettono in pasto all’opinione pubblica.
Sembra che sia a livello nazionale che a quello locale i nodi con il Pdl stiano venendo al pettine. La Regione era l’ultimo terreno di confronto. Com’è ormai questo rapporto?
Spesso proficuo, talvolta problematico. Succede soprattutto quando ci sono ritardi sugli accordi programmatici, o quando vengono mortificate alcune anime della coalizione che hanno contribuito alla vittoria. E sono quasi sempre le stesse, ad essere penalizzate.
Anche all’interno dell’Udc, vedi le critiche di Sommese a De Mita, ci sono fratture?
Come in tutti i partiti c’è dialettica, ed è giusto così. Ma vorremmo che resti interna per evitare strappi. Che bisogno c’è di informare la stampa di nostre vicissitudini?
C’è qualcuno che cerca vetrine?
Non so, ma su queste tematiche è necessario salvaguardare la convenienza. Proprio sulle nomine è necessario placare gli animi. Meglio dibattere, anche in modo deciso, su altre tematiche. Ora staremo a vedere: le professionalità scelte per la Sanità sono di sicuro prestigio, purtroppo una decisione condivisa avrebbe messo pace. Bastava aspettare un po’.
Giovanni Chianelli