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Sindacati

Vigili e ufficio legale: ‘questioni ormai incancrenite al Comune di Benevento’

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“Il sindaco Fausto Pepe ieri ha partecipato ad una riunione sindacale – scrivono in una nota Alberto Zollo e Gabriele Corona dello Slai Cobas di Benevento – e si è lamentato della nostra assenza sostenendo che noi vorremmo sottrarci al confronto ‘in maniera schietta, anche dura ma democratica quando si stabiliscono i criteri operativi che interessano le sorti dei lavoratori e l’efficienza richiesta dai cittadini’. Per la verità il ‘confronto schietto’ con questo sindaco è davvero un ossimoro, cioè una associazione di concetti contrapposti, avendo già dato prova più volte di particolare attitudine alle relazioni basate su falsità ed artati equivoci.

E non si è smentito neppure in questa occasione. Tanto per cominciare è bene ricordare che la nostra assenza alla riunione di ieri era stata annunciata con una lettera inviata proprio al sindaco e diffusa a mezzo stampa con la quale gli avevamo ricordato che per ben 3 (tre volte) recentemente gli abbiamo chiesto un incontro per discutere dei provvedimenti di ‘trasferimenti per rottamazione’ di 16 dipendenti nella settimana di ferragosto, del concorso scandaloso per due dirigenti amministrativi, di premi incentivanti che arrivano a 27.000 (ventisettemila) euro all’anno per dirigenti che già percepiscono uno stipendio di 90.000 (novantamila) euro all’anno pari a 7.000 (settemila) euro al mese. Fausto Pepe, che non ci ha mai risposti o convocati, né ha mai preso posizione su queste questioni e neppure sullo scontro tra l’ex segretario generale e il super dirigente alle Finanze al Personale, ecc. ecc., si presenta, senza preavviso, in una riunione e si lamenta della nostra assenza abbondantemente ed ufficialmente annunciata. Questo è davvero troppo!

In realtà il sindaco ha partecipato a quella riunione perché, al di la della retorica del suo comunicato sulla attenzione ai problemi di tutti i lavoratori dell’Ente, di cui si è sempre disinteressato, gli premeva ottenere il parere di CGIL, CISL e UIL su due questioni che si sono incancrenite proprio per il suo modo di amministrare: la nomina del Direttore della Polizia Municipale e del suo segretario capo di gabinetto.

I Vigili Urbani sono senza Comandante perché questa Amministrazione a maggio 2008 ha approvato una Dotazione Organica, con il parere dei soliti sindacalisti consociativi, che non prevede più il Settore Polizia Municipale. Sono stati confermati settori con dieci dipendenti ed associati uffici per predefinire i relativi dirigenti, ma i 60 vigili urbani non meritano una struttura organizzativa autonoma. Pertanto alla direzione della Polizia Municipale da tre anni si sono avvicendati 5 diversi funzionari ma le lotte intestine, in parte a diretta regia politico-sindacale, non accennano a placarsi e la qualità del servizio non è certamente migliorata. Addirittura ieri mattina, proprio mentre il sindaco allietava con la sua retorica i sindacalisti confederali, gli ispettori della ASL intervenivano presso gli uffici dei vigili urbani per verificare che da diversi mesi non vengono rispettate le prescrizioni del Responsabile della Sicurezza. In questa situazione il sindaco, dimenticando gli impegni assunti ufficialmente per modificare la Dotazione Organica, si preoccupa solo di trovare con CGIL, CISL e UIL un accordo per una Posizione Organizzativa con una indennità da prelevare sul Fondo Salario Accessorio, assegnare a due tenenti dei Vigili Urbani in modo da non scontentare le diverse fazioni interne. A questo si è ridotto il sindaco, cioè ad “apparare” e tamponare conflitti senza avere il coraggio di governare veramente.

Ancora più assurda è la decisione di nominare con incarico di ‘Alta professionalità’ un suo segretario capo di gabinetto. La decisione era annunciata e non ha nulla a che vedere con la produttività. In realtà Fausto Pepe deve cercare di convincere Giuseppe Lamparelli, l’unico ex Dirigente interno privato dell’incarico, ad accontentarsi di un ruolo ‘compensativo’ in modo da nominare Dirigente del Settore Legale, l’avvocato della Provincia visto che i Concorsi sono predestinati ad altri. Lamparelli, però, ci ha già fatto sapere di non essere interrato al suo declassamento e quindi Fausto Pepe ha fatto un altro buco nell’acqua. Che macello, altro che valorizzazione della macchina comunale ed efficienza dei servizi!”.

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