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Sciopero del 6 settembre: il Sunia e l’Apu di Benevento in piazza al fianco della Cgil

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Il SUNIA e l’APU DI Benevento parteciperanno con i propri aderenti e con le proprie strutture alla manifestazione del 6 settembre, indetta dalla CGIL per rivendicare il cambiamento e l’inversione di rotta “di una manovra economica fortemente iniqua e ancora una volta punitiva per i soggetti deboli.
Nello specifico delle politiche abitative e fiscali sulla casa – si legge nella nota diffusa alla stampa dal segretario generale Giuseppe Falzarano (Sunia) e dal coordinatore provinciale Paolo Iorio (Apu) – tutte le scelte del Governo in questo 2011 hanno visto gravissimi e ripetuti attacchi alle sempre più minime e insufficienti misure di agevolazione ed esenzione fiscale per gli inquilini.
Si è partiti, con la cedolare secca, con un regalo di un miliardo e mezzo alla proprietà immobiliare, senza alcuna reale misura di contenimento del caro affitti ed una incisiva lotta all’evasione fiscale.
Poi con le ultime manovre di luglio ed agosto tutto il regime delle detrazioni all’inquilino viene ridotto ai minimi termini e sono decise misure inique che colpiscono la prima casa dei ceti meno abbienti quali la riduzione delle detrazioni sulle rate dei mutui e di tutte le detrazioni per lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica per la prima di abitazione.
L’attacco agli Enti locali e il prospettato aumento dell’aliquota Iva comporterà inoltre un inevitabile aumento di tutti i costi e tariffe connessi all’abitazione, a partire dalla bolletta energetica di riscaldamento e dagli oneri e spese condominiali.
Sul versante della giustizia fiscale e della lotta all’evasione non si sono introdotte reali misure di tracciabilità degli affitti pagati in nero, mentre indebolendo l’entità della detrazione all’inquilino viene ulteriormente meno il necessario intreccio e conflitto di interessi che dovrebbe contribuire in maniera decisiva al recupero della evasione fiscale pesantissima nel settore degli affitti abitativi.
Tutto questo mentre si aggrava la situazione delle famiglie in affitto che vede aumentare in maniera esponenziale il numero degli sfratti per morosità involontaria, causata dall’impossibilità di trovare alloggi compatibili con i redditi, dal blocco pressoché totale degli investimenti in edilizia sociale e dalla riduzione ad una cifra simbolica del fondo di sostegno all’affitto.
“Un’altra e ben diversa manovra è possibile”, partendo proprio dalla tutela delle famiglie più deboli, perché i sacrifici non possono colpire sempre e solo i lavoratori ed i pensionati, perché devono pagare coloro che hanno di più e che non pagano mai, perché per scovare i tanti evasori è necessario mettere in campo misure, quali la possibilità di detrarre i fitti dal reddito degli inquilini con contratto registrato e l’aumento dei contributi per gli inquilini con redditi bassi, che contrastino la diffusa evasione”.