Valle Caudina
Cesare Serino: a proposito di Molisannio…

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Dal consigliere comunale di Sant’Agata de’ Goti (Benevento), Cesare Serino, riceviamo, a proposito del dibattito sul Molisannio, la seguente nota:
"Da circa tre settimane,secondariamente alla paventata ipotesi dell’abolizione di alcune province,adesso pare la certa ipotesi dell’abolizione di tutte le province d’Italia,a Benevento non si fa altro che parlare con insistenza della ipotetica costituzione della Regione Molisannio,attraverso la formazione di comitati promotori e così via.
Il mio dubbio nasce dal fatto che questi comitati promotori siano esclusivamente formazioni della provincia di Benevento:non vedo,né sento alcun comitato promotore proveniente dalla provincia di Campobasso né tantomeno di Isernia.
Vorrei domandare a chi ha affermato che i molisani ci aspettano a braccia aperte,se hanno la certezza del gradimento relativamente alla costituzione del Molisannio.
Credo assolutamente che non ci sia indice di gradimento,in quanto non esiste alcun comitato promotore fautore o collaboratore di questa ipotesi nelle province molisane.
Anche io sarei dell’ipotesi di aggregare sotto un solo nome un territorio,il Sannio,seguendo il solco della tradizione storica e culturale relativamente ad un territorio che vanta una longeva origine ed in particolare per alienare sempre questo territorio,il versante beneventano,dalla predominanza della cultura partenopea,ma è necessario ed indispensabile che ci sia condivisione ed equivalente iniziativa anche e soprattutto da parte dei diretti interessati cittadini delle aree dell’antico territorio sannita,ubicati nella varie province.
Non vedo né si odono comitati molisani a braccia tese per la costituzione di comitati referendari e promotori della ipotetica regione Molisannio.
Tra l’altro la paventata ipotesi che scompaio solo alcune province non sussiste più,in quanto dovrebbero scomparire ipoteticamente tutte,dalle ultime notizie apportate con la correzione in itinere della manovra finanziaria del governo centrale:pertanto credo che attualmente coloro che sono nella facoltà di tutelare i propri territori,lo debbano fare espressamente attraverso una forte azione politica,a difesa di un territorio depauperato nel corso degli anni dalla scarsa attenzione prestata".