Valle Telesina
Cerreto Sannita, ‘il sistema di potere non è cambiato
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“Finite le parole e le promesse della campagna elettorale è arrivato il momento di fare i conti con la realtà e con la natura dei soggetti – scrive in una nota diffusa alla stampa Roberto Stanziano, dell’associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto” – . Il sistema di potere che per molti anni, con una sola parentesi, ha amministrato Cerreto Sannita (Benevento) non è cambiato, anche i nomi sono più o meno gli stessi e i metodi pure.
Chi ha impersonato quel sistema ha subito una battuta d’arresto ma all’orizzonte non si intravede nulla di nuovo; gli allievi, che hanno superato di gran lunga il maestro, cresciuti ed allevati con quel metodo ora lo possono finalmente mettere in pratica senza l’intralcio del capofila. Solo parole le nostre? In questo mese sono bastati pochi fatti per far capire l’aria che tira e che nulla, assolutamente nulla, è cambiato.
Per i referendum era stata presentata richiesta di utilizzo del Palazzo del Genio: ad oltre un mese dalla richiesta nessuna risposta ufficiale sulla mancata concessione dell’utilizzo della struttura da parte dei non allineati.
Nel primo Consiglio Comunale, per chiarire la volontà di collaborazione istituzionale e di condivisione del civico consesso, la maggioranza ha pensato bene di eleggersi sia il presidente del Consiglio Comunale che il vice, senza lasciare nulla alla minoranza; in quanti alti comuni d’Italia è successo questo?
Da molti anni si discute animatamente della situazione economica del Municipio e dello stato delle casse comunali, anche in vista del preannunciato federalismo fiscale: l’argomento è sparito dalla discussione e, caso forse unico in Italia, non abbiamo un assessore al Bilancio. Ricordiamo tutti quando l’attuale sindaco in Consiglio Comunale più volte ha contestato all’ex sindaco di avere tenuto per sé la delega al Bilancio e adesso, giusto per non smentirsi, ha fatto la stessa cosa.
Se libertà è partecipazione, e si cerca di limitare la partecipazione, di conseguenza c’è meno libertà?
Basterà la buona volontà di qualcuno per invertire il senso di marcia?
Tutti hanno parlato in campagna elettorale del degrado culturale, sociale ed economico della nostra Cerreto: davvero la responsabilità può essere attribuita ad un uomo solo o piuttosto va ricercata tra quanti facevano parte del cerchio magico e che, oggi, sembrano gli stessi che dovrebbero aiutare il paese a risalire la china?”