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CRONACA

Associazione mafiosa finalizzata a usura ed estorsioni, arrestate nove persone

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Nelle prime ore di oggi a Benevento, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento, con l’impiego di 70 militari e il supporto di un elicottero del Nucleo di Pontecagnano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Le persone arrestate sono gravemente indiziate dei reati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso nonché usura, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria. L’indagine, sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di persone informate dei fatti, tra le quali alcune vittime dei delitti di usura ed estorsione, hanno svelato l’esistenza di un’ associazione criminale di matrice camorristica, che operava a Benevento e nei comuni limitrofi, in danno di numerosi operatori economici, titolari di attività commerciali. La pratica estorsiva ed usuraria ha interessato prevalentemente il tessuto commerciale e artigianale, in cui la criminalità s’inserisce in modo diretto, per poter gestire e riciclare i propri proventi illeciti.

Tra i soggetti tratti in arresto figurano elementi di spicco del sodalizio criminoso denominato “Nizza”, già facente capo a Cosimo Nizza, deceduto il 27.04.2009, in Benevento, a seguito di un agguato di chiara matrice camorristica, sodalizio attualmente retto da Patrizia Matuozzo, vedova del Nizza, nonché dal figlio Paolo Nizza e dal genero Marco Giorgione, che hanno dato vita ad un’organizzazione criminale di matrice camorristica dedita a commettere più delitti di usura ed estorsione; in particolare l’organizzazione ha esercitato l’usura, concedendo alle vittime prestiti in denaro con tassi d’interesse fortemente superiore a quello fissato dalla legge, e, in caso di ritardo nella restituzione, ha esercitato pressioni, minacce e violenze dirette a costringere le persone offese alla restituzione del capitale e alla corresponsione dei ratei d’interesse usurario imposti. Nell’attività illecita venivano attivamente coadiuvati da tutti i componenti del clan con compiti ben delineati.

A tal fine, ruoli di spicco erano ricoperti da: Antonio Nizza, classe ’70, quale intermediario nella riscossione delle somme; D.Z.S., quale persona dedita ai contatti con le vittime ed alla riscossione delle somme; Angelo Pilla, quale persona dedita ai contatti con le vittime (in particolare con Cicchiello Marco) ed intermediario nella riscossione delle somme; Dora Nizza, quale persona dedita ai contatti tra i membri dell’associazione.

Figura di spicco del suddetto clan è sicuramente quella della moglie del deceduto Nizza Cosimo, Patrizia Matuozzo, sorella di Vincenzo Matuozzo, quest’ultimo già legato al gruppo degli “scissionisti” della zona di Napoli-Secondigliano, il quale ha contribuito personalmente ed attivamente nell’attività illecita, intervenendo con minacce nei confronti delle vittime in difficoltà. In particolare è sintomatica la frase minacciosa riferita dal Matuozzo ad una vittima: ” …don Antonio solo per via dei capelli bianchi che avete oggi ve ne andate con le vostre gambe… “.

In alcuni casi, il clan dalle minacce è passato alla violenza, infliggendo alle vittime percosse e procurando lesioni personali come è avvenuto per una delle vittime,’cheha subito ferite al lobo dell’orecchio.

L’operazione è stata convenzionalmente denominata “FIDUCIA”, in considerazione dell’ atteggiamento collaborativo che le persone offese hanno assunto, dopo aver appreso degli elementi acquisiti nel corso delle indagini, manifestando, quindi, fiducia nell’ operato della Magistratura e dei Carabinieri.

Gli arrestati di seguito indicati, dopo le formalità di rito sono stati associati presso la Casa Circondariale di Benevento.

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