Scuola
Il mondo della scuola in piazza il 18 giugno
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"Le dichiarazione rese ieri dal Ministro Brunetta, l’attacco denigratorio verso i precari della pubblica amministrazione definiti ‘l’Italia peggiore’, – scrive in una nota diffusa alla stampa Daniela Basile, coordinatrice del Comitato Insegnanti e Ata precari Sanniti di Benevento – il categorico rifiuto di ascoltare, di comprendere e di risolvere le problematiche che oggi vivono milioni di lavoratori atipici evidenzia il fatto che questo Governo non agisce ed opera su mandato elettorale ma solo ed esclusivamente su interessi partitocratici e lobbies di potere".
"I risultati elettorali di questi giorni, la voce di protesta di un popolo stanco della politica urlata che attraverso il voto si è riappropriato del diritto di esprimere un proprio parere, avrebbero dovuto indurre alla riflessione, ad un’inversione di rotta all’autocritica ma non è avvenuto. In barba alla crisi, alle problematiche sociali, alla disoccupazione, alla mancanza di seri investimenti economici, alla totale assenza di una corretta e più sensibile politica del wellfare, i rappresentanti dello Stato, vale a dire del popolo, con arroganza calpestano i bisognosi, le fasce deboli della società. E’ etico – prosegue la Basile – far finta di non vedere chi vive la crisi? E’ professionale andare via quando ci si accorge di avere creato seri problemi a seguito di una cattiva amministrazione? E’ deontologico disprezzare la questione piuttosto che risolverla? L’Italia peggiore è vero è quella del pensionato e del lavoratore che non arrivano a fine mese, del precario e del somministrato atipico che non hanno futuro. L’Italia migliore di contro non costistuisce di certo il fiore all’occhiello è quella del manager o dirigente che governa su mandato, senza aver vinto concorsi, che guadagna centinaia di migliaia di euro all’anno ,che non viene punito se risulta essere la causa di bancarotta fraudolenta, di fallimenti, di sprechi di danaro pubblico , che continua a dirigere nonostante abbia carichi pendenti e condanne penali. L’Italia migliore dà dunque il peggio di sè a scapito della martoriata e calpestata Italia peggiore. Siamo il peggio dell’Italia, ci hanno defraudato, ci hanno sottratto il diritto a vivere dignitosamente ma non hanno soppresso la nostra sete di giustizia, di diritti, di uguaglianza e di libera espressione. Alle fughe denigratorie dei vari Ministri risponderemo come sempre con la piazza, le manifestazioni pacifiche e con il voto; ai loro tentativi di sfuggire e coprire la realtà, noi saremo sempre visibili con le nostre esistenze a tempo. Sabato 18 giugno i precari della scuola di tutta Italia manifesteranno insieme a studenti, genitori, ricercatori a Roma davanti Montecitorio, contro la politica dei tagli alla cultura. Si farà finta di non vedere, si tenterà di denigrare col solito sarcasmo sprezzante ma non si potrà nascondere il vero in eterno. Gli italiani hanno espresso un giudizio negativo per ben due volte e per ben due volte hanno bocciato il modo di operare di questo Governo che si erge al di sopra di tutto; i migliori possono sfuggire a tutto ma non al giudizio finale. Ai posteri l’ardua sentenza e il 2013 non tarderà ad arrivare".