CRONACA
Calcio scommesse, arresti anche a Benevento
Ascolta la lettura dell'articolo
Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un’indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Sono finiti agli arresti Antonio Bellavista, ex calciatore di serie A , Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravanna Calcio, Massimo Erodiani, Francesco Giannone, Marco Paoloni, portiere già della Cremonese ed ora in forza al Benevento, Gianfranco Parlato, collaboratore tecnico della Esperia Viareggio, Marco Pirani; ai domiciliari, invece, Mauro Bressan, ex calciatore che ha militato in varie squadre di serie A , Manlio Bruni, Francesca La Civita, Vittorio Micolucci difensore dell’Ascoli, già compagno di squadra di Bellavista, Ismet Miiebmeti, Giuseppe Signori, ex calciatore della nazionale, Vincenzo Sommese, già capitano dell’Ascoli, Gianluca Tuccella, ;portiere del Cus Chieti di calcio a 5, Almir Gegic.
Dall’inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati vi sono anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.
I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria "organizzazione criminale" nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l’indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili". L’indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell’organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona (protagonista sarebbe stato Paoloni). Quanto avvenuto in occasione di quell’incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l’indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all’estero.
I componenti dell’associazione coinvolti nell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse, dunque, hanno interferito "su una pluralità di partite di calcio della Lega Pro, della serie B e della serie A" e in particolare su 18 incontri in totale. Lo spiega il gip di Cremona Guido Salvini nella sua ordinanza di custodia cautelare. Il giudice fa l’elenco delle partite: "CREMONESE-SPEZIA del17.10.2010; MONZA-CREMONESE del 21.11.2010; CREMONESE-PAGANESE del 14.1.2011; SPAL-CREMONESE del 16.1.2011; BENEVENTO-VIAREGGIO del 13.2.2011; LIVORNO-ASCOLI del 25.2.2011; VERONA-RAVENNA del 27.2.2011; BENEVENTO-COSENZA del 28.2.2011; ASCOLI-ATALANTA del 12.3.2011; TARANTO-BENEVENTO del 13.3.2011; ATALANTA-PIACENZA del 19.3.2011; INTER-LECCE del 20.3.2011; ALESSANDRIA-RAVENNA del 20.3.2011; BENEVENTO-PISA del 21.3.2011; PADOVA-ATALANTA del 26.3.2011; SIENA-SASSUOLO del 27.3.2011; RAVENNA-SPEZIA del 27.3.2011; REGGIANA-RAVENNA del 10.4.2011". Poi il giudice indica i "mezzi" utilizzati dai componenti dell’associazione "per influire sul risultato delle partite, al fine di far corrispondere il medesimo a quanto oggetto delle scommesse di volta in volta predisposte". Per questo avrebbero "somministrato ai giocatori della Cremonese, nel caso della partita CREMONESE-PAGANESE del 14.1.2011, della sostanza ansiolitica ipnotica denominata LORMETAZEPAM, astrattamente idonea ad influire negativamente sul loro rendimento agonistico". Oppure in altri casi avrebbero influito "sul risultato, nel caso di indagati calciatori partecipanti alle partite interessate dalle scommesse (PAOLONI, QUADRINI, MICOLUCCI, SOMMESE ed altri), con un rendimento agonistico adeguato al raggiungimento di quello voluto" O in altri ancora avrebbero corrotto "alcuni giocatori, affinché, per denaro, favorissero il risultato oggetto della scommessa" e in altri casi avrebbero preso"opportuni contatti direttamente con le società interessate".