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Sindacati

Cassa integrazione: calo vistoso, ma ‘la ripresa ancora non c’è’

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Secondo un aggiornato studio della Uil 46 province hanno visto aumentare, nel mese di aprile 2011, rispetto allo stesso mese del 2010, le ore di cassa integrazione. Le prime 10 province con l’incremento maggiore risultano: Isernia (+ 1.176,20%), Crotone(+261,1%), Perugia (+210,4%), Lodi (+143,7%), Imperia (+142,5%), Oristano (+ 141%), Asti (+136,8%), Trento (+ 127,3%), Sassari (+124,9%) e Lecce (+108,7%). Al contrario, tra le province che hanno registrato nel periodo considerato la più forte diminuzione delle richieste di cassa integrazione, c’è Frosinone (- 90,2%), Potenza (-84,6%), Messina (-78, 4%), Ascoli Piceno (-74, 4%), Avellino (-71,7%), Viterbo (-67,1%), Forlì (-65,4%), Reggio Emilia (-64,8%), Benevento (-63,8%), Padova (-62,8%).
Analizzando i dati su scala provinciale, la Uil evidenzia che sul territorio sannita nell’Aprile 2010, sono state autorizzate 98.379 ore di cassa integrazione ordinaria. Mentre sono 630.055 le ore di cassa integrazione straordinaria erogate. Somministrate, anche, 29.376 ore di cassa integrazione in deroga. Totale: 757.810. Nell’ Aprile 2011, le ore di cassa integrazione ordinaria risultano 71.721. L’indicatore della straordinaria segna 164.088 ore. Le distribuite in deroga ammontano a 38.752. Totale: 274.561. L’analisi evidenzia dunque che alla differenza dei dati comparati Aprile 2010/ Aprile 2011 corrisponde una percentuale di -27,1 per gli ammortizzatori sociali ordinari. -74,0 per la cassa integrazione straordinaria e un +31,9 per quella in deroga. Totale complessivo -63,8. “I dati sembrerebbero forieri di un’accettabile ripresa che nei fatti ancora non c’è. Resta immutata la debolezza delle imprese sannite – commenta il segretario provinciale Fioravante Bosco – ed il continuo ricorso alla cassa integrazione, la quale, almeno in parte, riesce ad alleviare le difficoltà delle famiglie. Sarà dovere del sindacato, unitamente a Cgil e Cisl, di attivare sin da subito un tavolo di confronto con la neoletta amministrazione Pepe per ricercare ogni utile strumento di risoluzione del problema lavoro, a partire dalla città di Benevento”, conclude il sindacalista.

 

 

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