POLITICA
‘Proprio De Mita si erge a moralizzatore della politica

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“Bisogna avere coraggio, per un reperto della Prima Repubblica come Ciriaco De Mita, per arrivare a Benevento ed ergersi a moralizzatore della politica. Ed è grave che tanti esponenti della scena locale – immemori della recente storia pubblica e personale, e interessati solo a convenienze politiche immediate – decidano di offrirgli il proprio plauso e la propria considerazione – si legge in una nota della segretaria provinciale del Pd in replica a quanto emerso dalla tavola rotonda di ieri all’hotel President -.
“Gli attacchi di De Mita, compresi i vergognosi insulti personali e le ironie fuori luogo, sono insignificanti perché provenienti da chi per lunghi anni ha ampiamente dimostrato quale sia la sua infima considerazione di Benevento.
È facile ricordare come il Sannio sia da sempre stato eletto, nella visione del burocrate irpino, a una dependance di Avellino. Una convinzione affermata a parole, nel corso degli storici scontri polemici di cui lo stesso De Mita è stato contrapposto ai suoi avversari locali, gli stessi che ieri erano in prima fila a osannarlo. Ma affermata soprattutto nei fatti, come testimoniano centinaia di opere realizzate durante l’era demitiana a favore dell’Irpinia (celebre su tutte l’autostrada), compiute calpestando l’interesse pubblico e con in solo riguardo per i privilegi dei propri accoliti.
Tuttavia, in tutto questo, è decisamente più grave che, al contrario che in passato, De Mita trovi a fargli da sponda tanti politici locali, i veri esponenti di quella che lui stesso ha bollato come classe “mai particolarmente vivace”, pronti ad applaudire le offese rivolte ai beneventani e al Sannio. Questa stessa classe politica di centrodestra sta svendendo il nostro territorio per i propri interessi e non trova di meglio che porsi genuflessa, anzi prona, al potente di turno o al presunto tale.
Proprio l’Udc di De Mita e Santamaria ha dato prova di come intenda la difesa dell’interesse dei propri elettori. Emblematico, per capire come stanno realmente le cose, è il recentissimo caso della “sprovincializzazione” del ciclo dei rifiuti, quando Santamaria e gli altri avevano promesso “barricate” in Consiglio regionale per evitare la possibilità di un ritorno nel Sannio della spazzatura di Napoli, e invece si sono piegati docilmente alla volontà del presidente Caldoro.
Per fortuna, come hanno già dimostrato in passato proprio a De Mita, i beneventani sanno difendere la propria dignità e i propri interessi. L’ipoteca demitiana su Benevento è finita da tempo, e con essa quella dei suoi nuovi alleati di comodo. Che a De Mita – e ai suoi nuovi amici – piaccia o meno”.