POLITICA
‘Scrutatori, una vicenda marginale diventa caso politico’

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Non si placa neppure la polemica innescata dall’Udc relativamente alla nomina degli scrutatori. Il botta e risposta fra le fazioni in lizza si arricchisce adesso del parere del segretario provinciale dell’Italia dei Valori, Francesco Zoino. Che riportiamo.
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"L’indignazione manifestata dai consiglieri Udc per la nomina degli scrutatori è una dimostrazione evidente di come si possa trasformare, naturalmente a fini propagandistici, una vicenda marginale in un caso politico di presunto rilievo.
La pratica sconveniente delle "raccomandazioni", che nessuna forza politica si sognerà mai di avallare, è un cancro sociale ben più incisivo e ben più diffuso di quanto affermino gli uomini dell’Udc, per cui, invocarlo a proposito un incarico temporaneo e limitato come la gestione delle procedure elettorali, appare un vacuo pretesto per poter salire alla ribalta e rilasciare una qualche dichiarazione.
Si capisce che l’Udc, partito che notoriamente si caratterizza per coerenza politica e fermezza di principi, tanto da appoggiare indistintamente maggioranze di destra e di sinistra un po’ in tutta Italia, secondo uno schema collaudato di "opportunismo senza se e senza ma", abbia colto l’occasione per ricavarci il suo tornaconto.
Quel che si capisce meno è perché i consiglieri abbiano preteso, con il loro intervento, di poter dare lezioni di etica e di politica.
L’Idv non strumentalizza niente e nessuno, ma sceglie di stare da una parte, pratica che nell’Udc evidentemente è quasi sconosciuta. E l’Idv ha scelto di stare con i lavoratori, di appoggiarli e di sostenerli, perché è giusto difenderne sempre i diritti. E’ nel quadro di una ben precisa posizione politica, espressione incomprensibile agli orecchi dei consiglieri Udc, che è maturata la proposta, assolutamente di buon senso, di affidare ai dipendenti degli ex consorzi rifiuti il compito di scrutatore, peraltro su sollecitazione degli stessi interessati.Suggeriamo allora ai transfughi un tempo legati alla maggioranza per puro interesse personale, che senza temere il ridicolo si sono fatto firmatari di questo mediocre sermone contro la demagogia, di guardare da qualche altra parte, se vogliono trovare degli opportunisti.
Per esempio dentro la loro coalizione, dove ne sono arrivati tanti. Noi nella nostra lista non li abbiamo voluti. E gli suggeriamo di scegliere meglio tempi, modi, contenuti e bersagli dei loro proclami. Perché va anche bene cercare di guadagnarsi un minimo di visibilità. Ma così se ne ottiene, veramente, proprio un minimo".