POLITICA
De Caro: “Vergognoso il voto a favore dell’UDC”
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Passa in Consiglio Regionale la norma che di fatto deroga al principio della provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti.
Il provvedimento è stato approvato con 34 si, 11 astenuti, di cui 8 napoletani, del Partito Democratico, e 5 contrari, tra cui Zecchino (del gruppo Caldoro presidente), Ruggiero (Pdl), Sandra Lonardo (Udeur), D’Amelio e Del Basso De Caro (PD). E proprio il consigliere regionale sannita ha convocato, presso la sede provinciale del partito democratico, la stampa per analizzare quanto successo a Napoli.
Che la provincializzazione dei rifiuti fosse malvista, soprattutto dai napoletani, è cosa risaputa. Già 15 giorni fa c’era stato il tentativo, in occasione della modifica della legge 9/83 sul rischio sismico, di far passare un emendamento che potesse permettere a Napoli e provincia di sversare nel sannio ed in irpinia.
La mancanza del numero legale ha fatto saltare tutto. Ritirato, l’emendamento, a firma di Gennaro Salvatore, uomo vicino a Caldoro, è stato riproposto pochi giorni fa. Sancito così il principio dell’autosufficienza, ma su base regionale. Se una provincia non riesce a smaltire i propri rifiuti, devono sopperire le altre. In cambio compensazioni, che devono essere definiti d’intesa tra le provincie. In caso di disaccordo, l’ultima parola spetta alla Giunta Regionale. Manca, come fa notare De Caro, ogni riferimento ai tempi e alle quantità di rifiuti.
Ancora una volta ha trionfato il Napoli centrismo e le aree interne hanno dovuto chinare il capo. Ancora una volta a comandare sono i numeri. Su 60 consiglieri, 32 sono di Napoli. “Ancora una volta i territori virtuosi”, ha commentato il consigliere De Caro, “Cedono il passo agli altri poteri dello Stato. Il Procuratore di Napoli dice che le discariche vanno collocate nelle zone interne. Sabato a Bosco Reale ha fatto notare come l’argilla migliore sia nell’Alto Sannio e in Irpinia.”
A sbalordire ed indignare l’avv. Del Basso De Caro, il voto favorevole, a questa norma che ancora una volta considera sudditi le aree interne, da parte dell’Udc. I democristiani se ad Avellino dichiarano di capeggiare rivolte contro i rifiuti napoletani, a difesa di un territorio irpino martoriato nella zona di Savignano dall’immondizia, a Napoli, il vicepresidente della giunta, Giuseppe De Mita e il consigliere Foglia, votano a favore di questa norma che penalizza sannio ed irpinia. “Il potere, commenta l’avv. De caro, è un collante più forte delle giuste cause”.
Un napolicentrismo che per il consigliere regionale, alimenta le spinte secessioniste delle altre provincie. Ancora una volta sannio ed irpinia considerate utili solo come discariche. “Mi hanno definito leghista in consiglio regionale, ma questi comportamenti danno ragione alle spinte che portano a chiedere di staccarsi da Napoli”, ha dichiarato l’Avv. De Caro.
Una situazione difficile, che fa guardare con preoccupazione alla discarica di sant’Arcangelo Trimonte. Definito dal consigliere regionale, possibile un suo ampliamento, anche se per il momento è sotto sequestro.
Paradossale che un sequestro penale per inquinamento, debba essere considerato, in questa sorta di mondo rovesciato che è diventato la regione Campania, una possibilità di salvezza, una buona novella.
Nel nuovo piano rifiuti sono individuati anche i siti delle nuove discariche. Nella zona del formicoso (Avellino) dovrà nascere la discarica più grande d’Europa, prendendo così il posto di Malagrotta (Roma), destinata ad accogliere non solo i rifiuti di Napoli, ma anche del Lazio.
Erika Farese