POLITICA
‘Manteniamo in vita una struttura simbolo degli sprechi pubblici’
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"In merito alle dichiariazioni rese da Carmine Nardone – scrivono in una nota diffusa agli organi di informazione gli esponenti del Csa Depistaggio di Benevento – accogliamo con piacere le innumerevoli attestazioni, ufficiali e non, di stima e solidarietà che ci sono arrivate e continuano ad arrivarci da più parti. Il centro sociale Depistaggio non è in vendita, non è in affitto e non è a disposizione del ceto politico locale per polemiche e strumentalizzazioni. Il nostro impegno politico e sociale si misura tutti i giorni, 365 giorni l’anno, da oltre 10 anni. Cambiano i sindaci, scompaiono i partiti, decadono i rais, ma noi continuiamo ad andare avanti, incuranti delle minacce e delle promesse. Continuiamo a mantenere aperta in modo volontario e senza alcuno sperpero di denaro pubblico, una struttura pubblica grazie alle decine di giovani donne e uomini che due lustri or sono hanno deciso di non subire più passivamente lo scempio di un’opera pubblica, costata alla collettività, abbandonata al degrado più totale scegliendo di rompere la catena e restituire alla città un bene comune che si ricorda solo e sempre in occasione delle elezioni comunali".
"Rivendichiamo il nostro percorso di autorganizzazione, costruito senza padri, padroni e padrini: il centro sociale è e resterà sempre uno spazio aperto alla città, una fabbrica di idee e impegno civile al fianco dei più deboli. Il lavoro politico, sociale e culturale del Depistaggio non è in vendita, neanche in questa tornata elettorale!"