POLITICA
Mollica: non è tempo sterili polemiche e di mobbing politico

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Ieri la nota di Gianluca Serafini di Sel, che ne metteva in diretta connessione la disponibilità verso il Pit di Nardone e la sua incompatibilità con i vendoliani schierati al fianco del sindaco uscente di Benevento, oggi la risposta di Anna Maria Mollica.
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“Davvero singolare è l’accusa che mi viene mossa da Gianluca Serafini, dal momento che contesta la mia candidatura, in qualità di indipendente, in una lista civica che fa capo al candidato sindaco Carmine Nardone, storicamente di sinistra. Se questa è la logica alla base della sua decisione, egli stesso avrebbe già dovuto da tempo dimettersi dalla carica di coordinatore provinciale di SEL per il fatto che a Telese Terme è consigliere delegato vendoliano in una giunta in cui è presente addirittura il PDL.
Attuando nei miei confronti la politica dei due pesi e delle due misure, difetta certamente di equilibrio e di spiccato senso democratico.
Quale sarebbe stata la mia coerenza a sostenere il sindaco uscente Fausto Pepe, che si è “finalmente” deciso a nominare una donna in giunta addirittura dopo tre ricorsi al TAR, da me avanzati e vinti senza che io abbia avuto nemmeno il sostegno morale dell’attuale gruppo dirigente del partito?
Appoggiare Pepe, che anche recentemente ha continuato nella discriminazione di genere nonostante i richiami del Prefetto, avrebbe significato vanificare una battaglia vincente da me condotta per sostenere le pari opportunità in politica: la stessa sostenuta a livello nazionale da SEL ed applicata dal suo leader Vendola in Puglia addirittura con la parità di genere (7 donne e 7 uomini nella sua giunta regionale).
Ma non è tempo di sterili polemiche e di “mobbing politico”.
Impegniamoci tutti, ciascuno per la propria parte, a concentrarci sui programmi, per contribuire ad imprimere il cambiamento giusto alla città di Benevento.
E vinca il progetto migliore”.