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‘Festa Unità d’Italia: incertezza sulle modalità, ma c’è ben altro…’

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E’ un tema… dibattuto, all’interno dei luoghi di lavoro, quello della festività per l’Unità d’Italia, fissata al 17 marzo prossimo. Come si legge anche in una nota del segretario provinciale dell’Flc Cgil, Vncenzo Delli Veneri, ovviamente con specifico riferimento al mondo della scuola, “l’Amministrazione non ha ancora emanato nessuna circolare, ma dalla lettura del decreto D.L. 22 febbraio 2011, n. 5, sembrerebbe che appunto il 17 marzo sarà compensato da una delle 4 festività soppresse, dunque si ridurrà il numero delle ferie di un giorno”. Questo accadrebbe, dunque, nelle amministrazioni pubbliche, ed infatti, prosegue Delli Veneri, “in molti hanno segnalato questo problema; sono furenti per questo ‘regalo’ …. (nel senso che diverrebbe “obbligatorio” lo stop lavorativo in quello specifico giorno, facendo ricorso al serbatoio delle cosiddette festività soppresse, che invece possono essere godute a scelta del lavoratore, ndr)”.
“Ma io – prosegue il segretario – mi meraviglio, invece, che non si arrabbino altrettanto: per i 3 anni di blocco del CCNL, per l’impossibilità di avere riconosciuto qualsiasi passaggio di carriera, per il fondo del salario accessorio che dimagrisce anno dopo anno, per il maestro unico, per i 30 alunni per classe, per meno tempo pieno, per meno ore di lezione, per l’offerta formativa che si riduce sempre di più, per i 9.876 docenti tagliati nel 2009 e 2010 solo in Campania, per i 4.041 ATA tagliati nel 2009 e 2010 solo in Campania, per l’impossibilità di rinnovare la RSU. Sembra che tutti abbiano dimenticato tutto, ma forse servirà a farci rendere prima conto di dove stiamo arrivando e di chi sono le responsabilità!”.