POLITICA
Ato Calore-Irpino, la parola all’esperto

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Si sarebbe dovuto parlare di servizio idrico integrato, di affidamento dello stesso, della posizione dell’Alto Calore, dello scioglimento degli Aato al 31 marzo 2011 secondo il Milleproroghe (anziché al 31 dicembre). Niente di tutto questo, Il tavolo interistituzionale convocato per la mattinata odierna presso l’Ambito territoriale Calore-Irpino non si è tenuto, perché è andato deserto o quasi. E’ mancata in toto la rappresentanza sannita (la Provincia, il Comune di Benevento), erano presenti in avvio solo il presidente della provincia di Avellino, Sibilia, ed il comune di Ariano Irpino (uno dei tre capofila), com Mainiero, cui in seguito si è aggiunto anche il Comune di Avellino, con De Stefano. Nessun conclave, dunque, ma quasi una ratifica di posizioni ancora distanti fra le due comunità coinvolte.
Successivamente, però, le fila – con l’eccezione di Sibilia, andato appunto via per i ritardi – si sono ricomposte, con le presenze di Testa, Fucci, Fusco e Del Basso De Caro per le istituzioni sannite, e l’assemblea ha potuto votare quantomeno la nomina di un esperto di settore – un docente di diritto amministrativo dell’Università di Bologna, Caia – per studiare le proposte sul tappeto, emerse anche dall’ultima assemblea dei sindaci del finire dello scorso anno (la creazione di una nuova società appositamente creata per la gestione del servizio idrico integrato oppure l’affidamento cosiddetto in house all’Alto Calore Servizi).