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Alto Calore, ‘il servizio idrico integrato va affidato a noi’

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Il presidente dell’Alto Calore, Francesco D’Ercole, ha convocato, così come disposto dal Consiglio di Amministrazione dell’ACS, per domani alle ore 8, in prima convocazione, e per il 27 gennaio alle ore 17,30 in seconda convocazione, la commissione relativa al “Controllo Analogo”, istituita in data 6 ottobre 2010 e composta dai rappresentanti legali dei Comuni-soci di Avellino, Ariano Irpino e Durazzano.
“Con l’attivazione di questo importante organismo – si legge nella nota diffusa dalla società – si concretizzano tutti gli elementi idonei affinché l’ACS possa ottenere l’affidamento ‘in–house’ del Servizio Idrico integrato (S.I.I.), da parte dell’ATO 1 Calore-Irpino.
In considerazione dei recenti incontri istituzionali, che si sono svolti presso la sede del Comune di Benevento, nel corso dei quali è emersa la unanime volontà, già espressa a Maggio 2010 dall’assemblea dell’ATO, di addivenire ad una gestione pubblica del S.I.I., il Consiglio di Amministrazione di ACS ritiene che tale obiettivo possa essere conseguito solo e esclusivamente attraverso il citato affidamento all’Alto Calore.
Ovviamente, così come convenuto negli incontri istituzionali tenuti nei giorni scorsi, l’ACS aprirà la propria compagine sociale a tutti quegli Enti territoriali che ne faranno richiesta e si farà carico di regolarizzare nel corso del tempo i rapporti con i gestori attuali esistenti sul territorio”.
“Questa strada – a parere dell’organo di governo dell’A.C.S. – appare l’unica perseguibile, sia sul piano economico che sul piano temporale. Infatti, altre ipotesi, come la costituzione di una nuova compagine societaria, sono del tutto infondate e richiederebbero tempi lunghi oltre ad un dispendio economico assolutamente non giustificabile. D’altra parte la posizione espressa attualmente dal Consiglio di Amministrazione dell’ACS risulta essere in perfetta sintonia e continuità con quanto fatto e sostenuto dai precedenti CdA dell’ACS. Apparirebbe davvero paradossale che ciò che si riteneva possibile e legittimo ieri oggi non sia più legittimo e possibile”.
“Pertanto – conclude la nota del CdA dell’ACS – alla luce di quanto sopra esposto si ritiene opportuno che il CdA dell’ATO convochi un’assemblea nel corso della quale, riportando anche i risultati degli incontri avuti, si arrivi all’affidamento in-house del S.I.I. all’ACS”.