CRONACA
Una Madonnina in meno anche in Piazza Risorgimento…
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“La Costituzione all’art. 7 sancisce che Stato italiano e Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, sovrani e indipendenti. Il principio di laicità, che non ha nella Costituzione italiana un richiamo diretto e letterale, così come avviene in altre Carte costituzionali, è stato ricostruito dalla Corte costituzionale sulla base di quanto espresso nell’articolo 7 e degli altri articoli (2,3,8,19,20)”.
Wikipedia è accessibile a tutti, ormai.
Poi, mettiamo in fila alcuni eventi: il racconto di qualche genitore, molti condizionali – quantomeno enunciazione indiretta del principio del dubbio -, un articolo, una serie di reazioni addirittura istituzionali (il sindaco, un assessore, consiglieri regionali, autorevoli membri dell’opposizione consiliare, ovviamente il clero), un’ondata di sdegno e di indignazioni – le più varie nelle modalità. L’eco rimandato dagli organi di informazione nazionali.
Il caso delle madonnine di via Nicola Sala, della loro rimozione “coatta” dalla scuola elementare nella quale hanno campeggiato per decenni, sembra la confezione di un “pacchetto-Boffo” di… liberista memoria.
Soprattutto alla luce di quanto Wikipedia ci dice. Di quanto la Costituzione Italiana ci dice.
Tutto ciò – le rimozioni… – accade a settembre, qualche giorno dopo l’avvio dell’anno scolastico, senza che si configuri alcun reato, tantomeno ideologico. Anche perché sparisce una madonnina a via Nicola Sala, ma anche una madonnina in piazza Risorgimento, alla scuola Mazzini. Dove, evidentemente, il tasso di laicità dei genitori è superiore. O forse la consapevolezza, la norma e la tolleranza costituiscono un melange di sapiente gestione dell’accadimento.
Ma le rimostranze della parte alta del viale Mellusi, formalizzate – qualche mese dopo – con una raccolta di firme e la petizione per la discussione della manovra così ardita del dirigente scolastico in consiglio di circolo si sostanzia, in una prima seduta, lunedì scorso, dove i rappresentanti dei genitori preferiscono non avviare la discussione, ed in una seduta di richiamo (ieri), allestita apposta per la discussione, dove la componente dei genitori opta, semplicemente, per l’assenza tout court. E il giorno dopo si sfogliano i siti Internet…