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I lavoratori dei Consorzi rifiuti chiedono spiegazioni sul numero di cassintegrati

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Dopo la firma, avvenuta ieri, per la cassa integrazione in favore dei dipendenti dei tre Consorzi rifiuti della provincia sannita, i lavoratori hanno inviato una nota alla stampa sottolineando che:
“La vertenza è stata lunga, tanti sono stati gli articoli che i giornali hanno pubblicato e, come tutti ricorderanno, ci si è sempre riferito a 116 lavoratori. Questa cifra – spiegano – è stata desunta da un documento ufficiale, come il decreto n.958 del 1 dicembre 2009 emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui si certificava che i dipendenti dei Consorzi pagati dalla struttura commissariale erano 64 per il Bn1, 45 per il Bn2 e 9 per il Bn3, in tutto 118 unità. Essendo, nel frattempo, deceduti due lavoratori, le maestranze da avviare a cassa integrazione sarebbero 116”.
Nella nota, i lavoratori evidenziano tuttavia che, nel corso del tavolo di trattativa svoltosi ieri, la cassa integrazione è stata richiesta per 127 unità.
Petanto, essi chiedono: “Da dove sono usciti questi undici dipendenti non censiti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri? Che ruolo rivestono e, soprattutto, che ruolo rivestiranno nella SAMTE?”.
In merito alla questione ed anche al disagio dei lavoratori residenti a Napoli che devono recarsi quotidianamente nella provincia sannita, i firmatari della nota chiedono che se ne discuta approfonditamente nel corso dell’incontro fissato in Prefettura il prossimo 10 settembre.