CRONACA
A Montorsi folla e commozione per l’ultimo saluto a Yuri. Gli amici: “Non ti dimenticheremo mai”
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Una bara bianca portata in spalla e sul volto il dolore di chi ha perso un amico per sempre. E di amici Yuri De Bellis, lo sfortunato ragazzo deceduto sabato scorso tra i banchi di scuola dell’Istituto Alberghiero di Benevento, ne aveva davvero tanti. Sarebbe stato un problema all’aorta a far smettere di battere il suo cuore, semplice e spensierato, come sa esserlo soltanto quello di un giovane di 19 anni.
Oggi pomeriggio erano tutti lì, familiari, compagni di classe, professori, amici di una vita, stretti gli uni gli altri a farsi coraggio, nella chiesetta della frazione Montorsi di Sant’Angelo a Cupolo, troppo piccola per contenere così tanta gente. E soprattutto così tanta emozione.
Erano tutti lì per un ultimo saluto a Yuri, il ragazzo solare volato in cielo, con la sua grande passione per il calcio. Era lì anche uno striscione con una foto, a scuotere un paese ancora frastornato su una morte tanto improvvisa quanto ingiusta.
E alle 14, poco prima dell’inizio del funerale, la chiesa di San Donato era già gremita fino all’inverosimile. Folla e commozione all’arrivo del feretro, dopo il tragitto in corteo dalla casa del giovane al luogo dell’ultimo saluto.
C’erano rose e centinaia di palloncini a ricordare che è stata una tragedia incredibile nel fiore degli anni. Una disgrazia resa ancor più terribile dal fatto che, come ripetono gli amici, “non si può morire a 19 anni”.
Quegli stessi amici che oggi pomeriggio lo hanno ricordato in una lettera a fine celebrazione.
Giam.Fel.