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Digestore anaerobico, Ekoclub: “Si incentivino i siti di compostaggio”

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“Ekoclub esorta gli amministratori a incentivare i siti di compostaggio, con tecniche innovative e senza particolari impegni economici si può trasformare la sostanza umida prodotta dai rifiuti della città in un “compost” fertilizzante, ricco di sostanze utili all’agricoltura”.
L’associazione ecologista del presidente Luigi La Monaca interviene infatti sulla realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica per lo smaltimento di una parte dei rifiuti della città.
“Nella giornata di ieri, – scrive nella nota Ekoclub International – il Presidente della Provincia di Benevento e il Sindaco del capoluogo sannita, hanno siglato, assieme alla Presidenza dell’ASIA, una convenzione per adottare la digestione anaerobica per smaltire una parte dei rifiuti della città capoluogo. I buoni risultati raggiunti dalla raccolta differenziata, hanno reso possibile questo, ulteriore, passo in avanti da parte degli organi preposti alla raccolta dei rifiuti.
Per digestione anaerobica – spiega l’associazione – si intende la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno). Si tratta di un processo alternativo al compostaggio, che è al contrario strettamente aerobico. Si affida ai batteri il compito che avrebbe dovuto assolvere un adeguato impianto di compostaggio. Il gas prodotto da un impianto anaerobico, è un gas di scarsissima qualità e, soprattutto, molto inquinante.
Un problema molto grande è legato allo smaltimento di ciò che resta dopo la digestione, infatti, la melma prodotta, oltre ad essere poverissima di sostanze per la concimazione dei terreni, è altamente tossica e ingombrante. Praticamente l’immondizia allo stato di umido, è trasformata in una sorta di “blob”, tossico e inutilizzabile, un vero e proprio rifiuto speciale.
Il rischio che corrono i territori, interessati da questa sorta di trasformazione, – conclude Ekoclub – è quello di vedere intere zone occupate da, veri e propri, laghi di sostanze putride”.