POLITICA
Province, i funzionari prefettizi: “No a ipotesi riordino”
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La nuova ipotesi di organizzazione di Prefetture, Questure e Comandi provinciali collegata al riordino delle Province, illustrata ieri in un incontro dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, non piace al Sinpref, l’Associazione sindacale dei funzionari prefettizi.
“Dal testo che ci è stato sottoposto – afferma il Sinpref in una nota – emerge che, di certo, vi sarà una riduzione dei servizi dei cittadini sul territorio a fronte della quale non c’è alcuna indicazione dei risparmi che verranno conseguiti.
L’unico aspetto positivo del testo del regolamento è che finalmente lo Stato sul territorio trova un unico punto di riferimento istituzionale per i cittadini, per il sistema degli enti locali e per le imprese, che nei capoluoghi di provincia sarà l’Utg.
Per il resto si rompe il sistema della sicurezza sul territorio e si lasciano sguarnite intere aree del Paese in un momento in cui tensioni sociali, crisi economica, disoccupazione e infiltrazioni della criminalità organizzata richiederebbero un rafforzamento del sistema sicurezza”.
In pratica, spiega l’associazione, “il cittadino di Sondrio (183.000 abitanti) che vede mantenute la Prefettura e la Questura sarà, quindi, più tutelato del cittadino di Padova – Treviso (1.800.000 abitanti) dove, al momento, sono previste analogamente una sola Prefettura e una sola Questura”.
“Ma è questo che vogliono i cittadini, la politica e gli enti locali? Il Sinpref ha proposto da tempo altre soluzioni di risparmio, al momento inascoltate. Si lasciano serenamente intatti centinaia di uffici ministeriali, dei quali i cittadini non avvertono il bisogno ma che mostrano, oggi più che mai, di aver assunto segreti, efficacissimi antidoti alla tanto sbandierata spending review. Sembra di assistere al solito balletto della politica” conclude l’associazione.