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Comune di Benevento

Contro i gas serra arriva l’IBE. Renzulli: “Per l’estate 2013 il piano sarà operativo”

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Trecentodieci mila tonnellate di CO2-eq per l’intero territorio comunale, corrispondenti a circa 5 tonnellate di emissioni climalteranti procapite prodotte da ogni abitante di Benevento. Sono i dati contenuti all’interno dell’IBE, l’inventario di base delle emissioni, redatto dall’assessorato comunale all’Energia e all’Ambiente del capoluogo sannita.

Si tratta del primo strumento concreto prodotto dall’Amministrazione Comunale per effettuare una misura della sostenibilità del territorio dovuta alle emissioni di gas serra, responsabili dei cambiamenti climatici.

Attraverso l’IBE è possibile individuare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del Comune di Benevento entro l’anno 2020, previsto dalla adesione al Patto dei Sindaci, ratificato dall’Amministrazione Comunale nel 2011.

“Uno strumento necessario – ha commentato l’energy manager Attilio Renzulli – per sensibilizzare l’intera comunità nei confronti del tema ambientale”. Un’atto di coscienza, ma anche uno strumento di conoscenza delle vere criticità inquinanti del territorio che permetterà all’amministrazione di agire in maniera chirurgica per ridurre l’impatto antropico sull’ambiente.

L’IBE fotografa lo stato di fatto (business as usual) delle emissioni di CO2-eq registrato nel 2008 (anno di baseline). Il passo successivo previsto dal Patto dei Sindaci è la programmazione della riduzione dell’impatto clima-alterante, attraverso la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).

L’IBE, inoltre, ha permesso di individuare i settori delle attività umane più critici per l’ambiente sannita. Per quanto riguarda le attività dell’ente comunale, che incide per un totale del 3% sull’intera emissione di Co2, in testa ci sono i settori dell’illuminazione pubblica, dei traspoti e del pompaggio delle acque. Il restante 97% è, invece, di matrice privata e riguarda le più disparate attività della collettività, dagli impianti industriali alle abitudini quotidiane dei cittadini.

Per questo motivo alla redazione del PAES, il piano d’azione per l’energia sostenibile, passo successivo all’IBE l’energy manager del capoluogo intende coinvolgere l’intera cittadinanza in tutte le sue forme libere ed associate.

L’obiettivo è quello di promuovere la partecipazione attiva e fattiva di stakeholder quali le scuole e l’università, le associazioni degli industriali (Confindustra, ANCE, ASI, …), dei commercianti, gli ordini professionali, le associazioni ambientaliste, i gestori delle reti e dei servizi energetici (Enel Distribuzione, Snam rete gas, TERNA spa…) e tutti coloro che vorranno e potranno contribuire a definire azioni e progetti realmente fattibili e misurabili in termini di riduzione delle emissioni.

L’importanza di questo coinvolgimento deriva dal fatto che tutti gli esempi di PAES di eccellenza approvati dall’Unione Europea sono sempre caratterizzati dalla significativa partecipazione delle comunità locali, in termini di cittadini, associazioni e operatori territoriali.

L’Associazione Benevento Impatto Zero (ABIZ) è il laboratorio di questa partecipazione tra l’Amministrazione e i cittadini che l’Assessorato vuole istituire per questa iniziativa come per tutte le altre direttive per la sostenibilità delineate dalla strategia Benevento Impatto Zero:

– il Patto dei Sindaci, il cui obiettivo è la mitigazione delle emissioni di CO2 in atmosfera, attraverso l’efficentamento energetico e l’uso delle fonti rinnovabili;

– il programma Rifiuti Zero, che punta a ridurre, fin quasi ad annullare, la produzione di rifiuto da mandare in discarica;

– la Piattaforma internazionale CAT-MED, con cui progettare e monitorare lo sviluppo territoriale attraverso azioni operative per la prevenzione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici;

– il programma Agenda 21 scaturito dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, attraverso cui sviluppare azioni di governo del territorio che minimizzino gli impatti sull’ambiente dovuti alla presenza umana.

“Per l’attuazione concreta del PAES bisognerà attendere la prossima estate”, spiega Renzulli. “Per ora abbiamo ottenuto dall’ufficio del patto dei sindaci di Bruxelles una proroga al 24 maggio del 2013 – commenta l’energy manager – entro quella data presenteremo il documento all’analisi dell’unione europea per ottenere l’approvazione del piano”.

Antonio Zamparelli

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