POLITICA
L’ex sindaco di Baselice lancia appello a Roberto Fico: “Servono scelte coraggiose per un Sannio a prova di futuro”

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Un appello appassionato, carico di preoccupazione ma anche di visione, quello che l’ex sindaco di Baselice, Lucio Ferella, ha rivolto al candidato alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico. Una richiesta chiara: restituire dignità politica e progettualità concreta alle aree interne del Sannio, da troppo tempo marginalizzate da logiche centraliste e da una governance che, secondo Ferella, ha smarrito il senso stesso della propria missione.
“Viviamo giorni davvero difficili – scrive Ferella –. Ingenuità, disinformazione e cattive intenzioni si mescolano con l’unico risultato possibile di una confusione totale e poche certezze. Utile a pochi, i soliti.”
Nel suo intervento, Ferella fotografa una realtà disarmante, in cui il vuoto della politica istituzionale viene riempito dal protagonismo – spesso necessario – di comitati, associazioni civiche, docenti, genitori e cittadini comuni. È a loro che va il merito di mantenere viva l’attenzione su temi vitali per il territorio: la carenza cronica di medici nelle postazioni 118 e nei SAUT, la minaccia alla continuità dei presìdi scolastici, la battaglia per l’acqua pubblica e per un servizio sanitario che non diventi privilegio per pochi.
Ferella chiama Fico a un impegno forte, urgente, quasi “costituzionale”: rendere operativo quel principio sancito dall’articolo 44 della Costituzione, che prevede interventi specifici per le aree montane, al fine di colmare il divario tra territori centrali e periferici. “È evidente – prosegue Ferella – che la battaglia per la salvaguardia dei pediatri, dei medici a bordo delle ambulanze, dell’acqua come bene comune, dei presidi scolastici nelle aree interne è soltanto il primo fondamentale passo, anche per l’alto valore simbolico, di una riorganizzazione complessiva del modello regionale.”
La richiesta, dunque, non è soltanto di interventi tampone, ma di una visione nuova per l’intera Campania interna: un modello che superi la logica della razionalizzazione cieca, fatta di tagli lineari e criteri impersonali, e che invece punti su una organizzazione istituzionale rinnovata, costruita dal basso e con il contributo diretto delle comunità.
Ferella individua nella ricomposizione del tessuto politico territoriale una delle sfide principali. Per farlo, sarà necessario superare le barriere del municipalismo e dei piccoli interessi localistici, puntando su alleanze di scopo e progettualità condivisa.“La richiesta – conclude Ferella – è che il candidato presidente Fico si faccia garante di un pensiero a prova di futuro per le nostre aree interne. Coinvolgente, radicato, capace di fare tesoro delle esperienze che già animano i territori.”
Un appello che va oltre la contingenza elettorale, quello dell’ex primo cittadino di Baselice. Un invito – rivolto non solo a Fico ma all’intera classe dirigente – a tornare a fare politica nel senso più alto del termine: scegliere per il bene comune, con coraggio, visione e responsabilità.