CULTURA
Riverberi fa tappa a Bagnara di Sant’Angelo a Cupolo con Rita Marcotulli e il suo trio

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Dopo il doppio evento di Castelpoto con Simona Molinari e i Dirotta su Cuba che la scorsa settimana ha fatto registrare una incredibile affluenza di pubblico, riprende in questo weekend la 15esima edizione di Riverberi, la rassegna musicale ideata e diretta da Luca Aquino, realizzata grazie al contributo della Regione Campania e cofinanziata con risorse del FSC Campania 2021/27 Fondo di Rotazione ex lege n.183/1987 destinate alla definizione del “Programma Unitario di Percorsi Turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale e internazionale”.
Si ricomincia domani sera da Sant’Angelo a Cupolo, e più specificamente da Bagnara (nel corso degli anni il tour di Riverberi ha toccato quasi tutte le frazioni del paese), dove, in Largo Agorà, a partire dalle ore 21.00 si esibiranno prima Dario Miranda e il suo contrabbasso in “Resoconti Immaginari”, e poi a seguire Rita Marcotulli e il suo trio composto dalla stessa pianista, dal messicano Israel Varela (batteria e voce) e da Enzo Pietropaoli al contrabbasso. Ricordiamo che l’accesso a tutti gli eventi di Riverberi è completamente gratuito.
In “Resoconti Immaginari” le creature fantastiche di Dario Miranda rivivono attraverso paesaggi musicali sospesi tra sogno e memoria. La sua ricerca abbraccia sonorità uniche e suggestive – dal dulcitone ottocentesco allo shruti box indiano – che si fondono in un linguaggio poetico, sorprendente e visionario. Un viaggio musicale che invita l’ascoltatore a esplorare i propri mondi interiori, tra immaginazione, mito e realtà.
RITA MARCOTULLI BIO
Pianista e compositrice tra le più affermate ed apprezzate a livello internazionale, Rita Marcotulli inizia la sua carriera fulminante sul fnire degli anni ‘80 e grazie a prestigiose collaborazioni – solo per citarne alcune, Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Enrico Rava, Andy Sheppard, si aferma in breve tempo come una fgura importante a livello internazionale sulla scena jazz contemporanea: nel 1987 la rivista Musica Jazz la vota come Miglior Nuovo Talento; nel 1998 il Guardian premia il suo Te woman next door come miglior Cd dell’anno; nel 1989 entra a far parte del gruppo di Billy Cobham con il quale si esibisce in tutto il mondo, nel 1992 si unisce al gruppo di Dewey Redman con cui collabora per 15 anni suonando in tutta Europa e Sud America. Importanti anche le sue collaborazioni con musicisti del Nord Europa che portano nuove musicalità nel suo incessante percorso di ricerca. Durante la sua lunga permanenza in Svezia nascono le preziose collaborazioni con Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Nils Petter Molvaer, Anders Jormin, Tore Brumborg. Bobo Stenson e John Taylor. Da metà degli anni 90, forte di una così ricca e variegata esperienza internazionale, torna in Italia alternando propri progetti nel jazz a collaborazioni nel mondo della canzone tra cui la formazione Pino Daniele – Pat Metheny, Giorgio Gaber, Gino Paoli, Noa. Nella sua eclettica carriera entra anche il cinema: nel 2009 realizza la colonna sonora del flm “Basilicata coast to coast”, di Rocco Papaleo, per la quale ha ricevuto il Ciak d’Oro nel 2010, il Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora e il David di Donatello come miglior musicista nel 2011, prima donna in assoluto a ricevere questo premio. Tra i numerosi riconoscimenti: Top Jazz (2011), il titolo di Ambasciatrice dell’Umbria nel mondo (2017). Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nomina Ufficiale della Repubblica. Sempre nel 2019 viene nominata membro della Royal Swedish Academy of music. Oggi Rita Marcotulli è considerata la pianista e compositrice più importante in Italia. Rispettata per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare. La sua fonte di ispirazione è vasta e include anche influenze dalla musica brasiliana, africana e indiana. Alterna progetti solistici a collaborazioni prestigiose, come il duo con Paolo Fresu, il progetto “Autoritratto” e il percorso multimediale I Caraveggianti, continuando a esplorare con grazia e profondità i confini del suono.
PROGETTO MARCOTULLI TRIO
Un viaggio avventuroso l’incontro di Rita Marcotulli, Israel Varela e Enzo Pietropaoli, un viaggio alla ricerca tanti suoni che rimandano al jazz, al flamenco, alla musica araba e indiana, capace di evocare atmosfere lontane e sempre diverse. E se anche a tratti può sembrare di trovarsi in Tibet per via di una campana rituale o magari in Giappone, lo scopo è sempre lo stesso: proseguire oltre e non fermarsi al primo piacere dell’ascolto.