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Sassinoro, sversamenti di liquami nel depuratore comunale: danni ambientali e un quintale di trote morte

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Sassinoro è in stato di allerta a seguito di un grave episodio di sversamento di liquami nel depuratore comunale, situato in contrada Pianelle, nella zona P.I.P. L’evento, verificatosi nel tardo pomeriggio dell’11 luglio scorso, ha causato una situazione di grave pericolo e potenziale danno ambientale, con la fuoriuscita di materiali non identificati e una conseguente moria di fauna ittica (circa un quintale di trote morte rilevate).
La situazione è precipitata ulteriormente nella serata di ieri, intorno alle ore 17, quando è stato rilevato un nuovo sversamento di rifiuti non identificati nelle acque reflue dell’area industriale del comune sannita, confluendo nel depuratore e causando la colorazione nera del Torrente “Sassinora” e la morte di pesci di un allevamento ittico a Morcone. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri Morcone per denunciare la situazione.
Di fronte alla gravità della situazione, il sindaco Luca Apollonio ha emesso una ordinanza che impone: la cessazione immediata di qualsiasi sversamento di percolato, liquami o sostanze non autorizzate nel depuratore e nei corpi idrici comunali; la messa in sicurezza urgente dell’area interessata, con l’attivazione di misure di contenimento e monitoraggio ambientale; l’attivazione immediata di un servizio di vigilanza ambientale e monitoraggio continuo presso il depuratore e lungo i corsi d’acqua; l‘attivazione immediata del procedimento di bonifica ambientale ai sensi dell’art. 244 del D.Lgs. 152/2006.
L’ordinanza, pubblicata all’albo pretorio online e sul sito istituzionale del Comune, è stata anche trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
Parallelamente all’ordinanza sindacale, la Giunta Comunale di Sassinoro, riunitasi in modalità telematica venerdì sera, ha deliberato all’unanimità il conferimento di un incarico legale all’avvocato Angelo Scarallo, penalista con studio a Napoli, chiedendogli di seguire gli sviluppi della vicenda del depuratore comunale. Il suo compito sarà quello di tutelare l’ente in vista di un eventuale procedimento che potrebbe vedere il Comune come persona offesa e di accertare la correttezza delle verifiche che avranno luogo nei prossimi giorni.
Le autorità competenti, tra cui ARPAC, Carabinieri e altri enti, sono già impegnate nelle indagini per individuare i responsabili e caratterizzare chimicamente il materiale sversato, che appare verosimilmente classificabile come rifiuto inquinante. La situazione ha comportato un danno ambientale diretto, la compromissione dell’ecosistema fluviale e un potenziale rischio igienico-sanitario per la popolazione residente, oltre a un danno per il patrimonio pubblico e la reputazione dell’Ente.
Foto: repertorio