Associazioni
Lavoratori ex consorzi, ‘il tempo delle strumentalizzazioni è finito’

Ascolta la lettura dell'articolo
"La situazione dei lavoratori dei consorzi di Benevento e del Sannio è oramai surreale e dagli aspetti a dir poco sconvolgenti. Da venti mesi si assiste a colpi di scena, capovolgimenti decisionali, modifiche legislative che prolungano l’agonia di 124 lavoratori e delle loro rispettive famiglie. Da venti mesi si è spettatori di passerelle strumentali, di accuse mediatiche reciproche, di paventate soluzioni che di fatto dopo qualche giorno se non qualche mese risultano essere l’ennesima trovata pubblicitaria priva di contenuti", scrive in una nota diffusa alla stampa Daniela Basile.
"Intanto il tempo passa e 124 individui sono stati completamente deprivati non solo dei diritti fondamentali quali quello di vivere dignitosamente ma anche dell’ultimo barlume di orgoglio e rispetto. In un Paese civile ciò non dovrebbe accadere. La crisi colpisce lavoratori, giovani, precari, pensionati gente comune insomma. Improvvisamente la scure dell’insicurezza lavorativa ed economica si abbatte inesorabilmente su tutti tanto da rendere il fututo per ognuno di noi uno spettro spaventoso. In questo quadro di austerity, in cui le decisioni vengono
prese dai finanzieri, dai tecnici ed economisti che hanno redditi a sei zeri e che non di certo vivono i morsi dell’incertezza, da chi in questi ultimi mesi si è arricchito ulteriormente del 14% la classe politica dà il proprio beneplacito in modo passivo e latente ed è incapace di reagire. 124 ex lavoratori dei consorzi da 20 mesi non vivono , da venti mesi sopravvivono a stento, da venti mesi hanno svenduto beni e dignità, costretti a centellinare ed elemosinare un diritto che dovrebbe essere sacrosanto e da venti mesi vengono soggiogati ulteriormente da qualcuno che, retribuito profumanamente dovrebbe rappresentarli e dovrebbe risolvere la loro situazione ingarbugliata".
"Al dibattito di ieri sera – la Basile ricorda la circostanza allestita dal Comitato Indignati&Organizzati cui erano stati invitati gli eponenti delle istituzioni, Ndr – erano presenti , come sempre e da sempre del resto, una parte della classe dirigente e Istituzionale della nostra Provincia, quella che di fatto ha trovato mille soluzioni, puntualmente inattuate e osteggiate dal sopraggiungere di nuove da leggi Nazionali, Regionali, da opposizioni al Tar, da cavilli burocratici. Assenti gli attori principali di questa vicenda, coloro che ad agosto 2011 avevano elogiato e decantato il solerte intervento degli Assessori regionali e il loro celere interessamento che aveva finalmente visto il lieto epilogo della vicenda di 124 lavoratori. Snobbare una richiesta di incontro e di dialogo di 124 oneste persone che pretendono spiegazioni e fatti risolutivi concreti è indice non solo di mancanza di tatto ma anche di arroganza verso dei cittadini che loro dovrebbero rappresentare nelle sedi competenti. L’assenza degli assessori regionali Colasanto e Lonardo Mastella unitamente a quella di Viespoli, le mancate risposte alle interrogazioni rappresentano l’ennesimo schiaffo verso chi in questo momento è stato messo in croce dall’indifferenza generale.
Oggi la politica deve più che mai rappresentare i deboli, deve avere l’ardire di ascoltare e portare avanti gli
interessi di tutti e non solo quello di pochi, deve essere in grado di far sentire la propria valenza e la propria voce dove conviene. Sarebbe opportuno che concretamente si trovino i fondi per permettere a 124 cittadini di campare,
che venga tracciata la soluzione di comune accordo evitando la sterili accuse reciproche che non mettono il piatto a tavola. I nostri rappresentanti Istituzionali Costantino Boffa, Mario Pepe, Nunzia De Girolamo, Nicola Formichella unitamente al Senatore Mino Izzo dovrebbero portare avanti un attento programma di wellfare che possa garantire un reddito sociale minimo a tutti ,disoccupati, cassaintegrati e inoccupati e che consenta l’equa distribuzione delle ricchezze. Il tempo delle strumentalizzazioni è finito ed è giunto il momento di passare ai fatti , ad azioni concrete politiche che tutelino tutti".