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Paduli, ‘occore ristabilire la verità storica dei fatti’

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"Al fine di fare chiarezza sull’accaduto ci vediamo costretti a ricostruire la verità storica dei fatti, contestati dalla minoranza – scrive in una nota di risposta, diffusa alla stampa, la componente maggioritaria del comune di Paduli.
“L’Amministrazione Feleppa, in carica dal 1993 al 1997, in relazione alla sanzione amministrativa comminata dall’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Benevento per i lavoratori assunti per la durata di 10 giorni, nel 1999 ha conferito incarico professionale all’avvocato Perrotta. Successivamente, con l’Amministrazione De Gennaro, lo stesso legale ha rinunciato a tutti gli incarichi ricevuti per il venir meno del necessario rapporto fiduciario con l’Ente.
Per tale motivo, il Comune di Paduli non solo ha incaricato l’avvocato Vessichelli di rappresentare l’Ente nelle controversie contro l’Ispettorato del Lavoro, ma anche di transigere con l’avvocato Perrotta, procedura poi conclusasi con il versamento, a favore del legale, della somma di 53 milioni delle vecchie lire.
Nel 2001, il Tribunale Civile di Benevento ha emesso, sulle controversie, sentenze sfavorevoli per l’Ente comunale. Pertanto si ritenne necessario affidare l’incarico all’avvocato La Brocca il quale propose ricorso per cassazione. La Suprema Corte annullò le sentenze e rimise gli atti al Tribunale di Avellino. Con delibera 17 febbraio 2005 si affidò nuovamente l’incarico all’avvocato Vessichelli ma, intanto, la Direzione del Lavoro di Benevento informò che le ordinanze emesse, oggetto del giudizio, erano state revocate e pertanto inefficaci. Con ulteriore delibera, il Comune approvò la transazione relativa alle competenze legali nella somma di 84.456 euro complessivi lordi, di cui circa 13mila per l’avvocato La Brocca ed i restanti al collega Vessichelli, il quale ricevette tali somme senza aver mai firmato alcuna convenzione con l’Ente per i detti incarichi professionali. Appare opportuno, a questo punto, inviare tutti gli atti alla Corte dei Conti per la valutazione delle singole responsabilità.
Va, altresì rimarcato che l’attuale segretario comunale di Paduli ha chiesto e sollecitato una relazione in merito all’attività svolta, ma, ad oggi, non ha ritenuto di fornire alcuna risposta. Il consigliere Vessichelli renda conto, inoltre, ai cittadini di Paduli delle sue responsabilità in merito alla cattiva gestione del Consorzio Bn1, passata al vaglio della Corte dei Conti, che con sentenza del 21 dicembre 2010, in tema di "Responsabilità per inefficiente, irregolare ed illegittima gestione del consorzio di bacino Bn1" ha condannato gli ex-amministratori di tale Ente, tra cui lo stesso Vessichelli, a pagare di tasca propria la somma di 430.941,68 euro a favore del Consorzio Rifiuti Bn1, di cui il Comune di Paduli faceva parte. Quest’Amministrazione ha ben dimostrato, fin dall’insediamento, l’impegno per la tutela del territorio ed i cittadini di Paduli di questo ne sono ben consapevoli!
Ne sono prova prima tra tutte la manutenzione delle strade, soprattutto quelle rurali, che per anni sono state dimenticate, nonché la realizzazione e l’ammodernamento di tre assi viari, la cura del patrimonio comunale e del verde pubblico, il rispetto e la difesa dell’ambiente, e, non da ultimo, la programmazione di opere fognarie e acquedotti nelle contrade.
In ordine alla contestazione relativa alle antenne telefoniche, vorremmo solo ricordare che nessun provvedimento è stato mai assunto, anche quando altre antenne furono installate nel nostro territorio. Solo quest’Amministrazione ha ritenuto di approvare un Regolamento per difendere il territorio".