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Calcio

L’avversario del Benevento: ecco il Taranto

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Consueto appuntamento, dal sito del Benevento calcio, con la disamina del prossimo avversraio dic ampionato dei giallorossi: il Taranto, analizzato nella sua storia e nella sua veste calcistica.

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"Taranto è un comune italiano di 191.377 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia è il secondo comune per popolazione della regione Puglia. L’area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila. Situata nell’omonimo golfo sul mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.

È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico d’Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale. È anche attiva l’industria del liquore.

Le attività principali della provincia sono l’agricoltura, la pesca, l’industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, l’artigianato, la lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.

***

Una delle prime squadre tarantine fu la Mario Rapisardi, composta da studenti del circolo podistico omonimo, i quali cominciarono a giocare al gioco del calcio seguendo l’esempio delle squadre di football inglesi. Un’altra società fu invece la U.S. Pro Italia, fondata da Luigi Ascanelli. Entrambe nacquero nel 1904.

Nel 1911 nacque l’Audace Foot Ball Club. Il terreno di gioco fu quello della "Piazza D’Armi", nei pressi delle mura dell’Arsenale Militare Marittimo.

Il 27 giugno 1920 il primo incontro tra le due squadre dopo la prima guerra mondiale, si concluse con una vittoria memorabile di tre reti a zero degli audaciani sui più blasonati proitaliani, contro i quali si aggiudicarono l’intero incasso ed il pallone della gara. Il 14 ottobre 1923 venne inaugurato il motovelodromo "Corvisea", capace di ospitare circa 12.000 persone ed intitolato successivamente a Valentino Mazzola, brevemente transitato nella U.S. Pro Italia, in memoria del campione che fu una delle vittime della tragedia di Superga.

Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, nacque la U.S. Arsenale Taranto, squadra composta per lo più da militari della Marina Militare, e nella stagione 1945/46 venne promossa in serie B.

Alla fine della stagione di serie B 1947/48 l’Arsenaltaranto arriva 3º nel proprio girone,sfiorando per soli 3 punti la promozione in serie A. Mario Tortul, passa nell’estate 1951 all’Arsenaltaranto, che milita in Serie C. Schierato come centravanti, si mette in luce realizzando ben 39 reti in due stagioni e portando la squadra a sfiorare per due volte la promozione, venduto, finirà in A ed alla Nazionale.

L’11 agosto 1955 i marinai della Marina Militare lasciarono la squadra di calcio, e la società assunse nuovamente la denominazione di A.S. Taranto.

L’8 dicembre 1965 venne inaugurato lo Stadio Salinella, capace di oltre 25.000 posti e realizzato in soli 100 giorni utilizzando 130 km di tubi innocenti e 900 metri cubi di gradoni di legno.

Il 6 febbraio 1978, nel corso del Campionato di serie B più memorabile, morì in un incidente stradale il centravanti Erasmo Iacovone e svanirono i sogni di promozione in serie A dei tarantini. Lo stadio fu intitolato alla memoria dell’indimenticato calciatore scomparso. di una squadra che annoverò, tra gli altri, anche un calciatore lucano come Franco Selvaggi, divenuto nel 1982 con la Nazionale campione del mondo in Spagna.

Il 31 luglio 1980, la Commissione di Appello Federale confermò la condanna dell’A.S. Taranto a 5 punti di penalizzazione da scontare nel successivo campionato, a causa del coinvolgimento di alcuni tesserati della società nello scandalo del calcio scommesse.

L’11 aprile 1985 la società fu dichiarata fallita e cambiò denominazione in Taranto Football Club S.p.A.. Lo Stadio Erasmo Iacovone venne rimodernato in più riprese, sostituendo la struttura fatta di tubi e gradoni con una nuova struttura in cemento armato, che ne aumentò la capienza a 27.584 posti.

Nel 1993, dopo un nuovo fallimento che condannò la squadra al Campionato Nazionale Dilettanti, un gruppo di imprenditori locali fece nascere la A.S. Taranto 1906, e nella stagione 1994/95 vinse lo Scudetto Nazionale Dilettanti.

Il 15 luglio 1998, dopo la messa in liquidazione di quest’ultima, nacque la U.S. Arsenaltaranto ed a fine giugno del 2000 la società fu ceduta ad una nuova cordata di imprenditori costituendosi la Taranto Calcio S.r.l.. Nel 2004 ancora fallimento ed all’ultima asta si costituisce la Taranto Sport S.r.l., con conseguente restituzione del titolo sportivo da parte della FIGC. Infine, il 6 settembre 2009, Vincenzo D’Addario, imprenditore tarantino operante nella commercializzazione online di automobili, rileva il 100% della società da Luigi Blasi, dopo una brevissima parentesi di co-presidenza. Dopo la fine del torneo di Prima Divisione, concluso con un deludente settimo posto, la società rossoblù modifica la denominazione ufficiale in AS Taranto Calcio che è quella attuale.

Il Taranto, nei suoi 85 anni di storia, non è mai stato in serie A. Ha preso parte a 32 campionati di serie B (l’ultimo nella stagione 1992/93), ottenendo nel 1973/74 il migliore risultato con la conquista della 5^ posizione in classifica. Nella stagione 1994/95, si laurea Campione d’Italia nel CND (Campionato Nazionale Dilettanti).

La rosa di questa stagione risulta bene assortita, appena cinque i volti nuovi, quindi la base della precedente stagione, che conquistò il quarto posto e che nei playoff venne eliminato dall’Atletico Roma è rimasta intatta, tanto che il secondo posto in classifica lo dimostra ampiamente avendo tra i pali lo spagnolo Nicolás Suárez Bremec il quale, assieme al 12° Nicola Barasso, nella gara conclusasi sullo 0-0 (17.10.2010) si resero protagonisti di un finale antisportivo, il titolare nei riguardi della curva sud e Barasso per l’aggressione ad alcuni calciatore giallorossi.

Nelle file della squadra tarantina vi sono due ex-giallorossi: il difensore Francesco Colombini e la punta Domenico Girardi, oltre ad Antonio La Pera, posturologo/recupero infortunati, nella stagione 2009/2010.

Nelle file, invece, dei giallorossi vi milita Ousmane Sy, lo scorso anno a Taranto e realizzatore di una doppietta contro il Benevento.

Tra gli ex tarantini, c’è anche l’attuale allenatore dei giallorossi, Gianni Simonelli, che nella stagione 2001/2002, nel campionato di C1/B, ha guidato dalla panchina la squadra pugliese, sostituendo alla 5^ giornata Eziolino Capuano, piazzandosi al secondo. Ma nei playoff, Simonelli, superò la semifinale contro la Virtus Lanciano e poi perse la finale con il Catania (sconfitta in trasferta per 1-0 e pareggio in casa per 0-0). Era il Taranto oltre che di Simonelli anche di De Liguori, Giugliano e Cazzarò, che hanno tutti indossato la casacca giallorossa.

Era la stagione in cui, il Benevento, disputò i playout contro la Nocerina, condannando i molossi alla retrocessione in C2".

 

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