Comune di Benevento
Vertice maggioranza a Palazzo Mosti: sì a ‘tregua fiscale’, prevista definizione agevolata per ingiunzioni e accertamenti

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Nuova riunione di maggioranza, nel pomeriggio, a palazzo Mosti. Presente quasi al gran completo la squadra di governo mastelliana – tra sindaco, assessori e consiglieri. Due gli spunti particolarmente significativi emersi dal confronto. Il primo riguarda la volontà del Comune di Benevento di aderire alla “tregua fiscale”.
Tre le opzioni concesse agli Enti locali dall’ultima legge di Bilancio: a) lo stralcio parziale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative al periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. L’adozione dello stralcio parziale può essere oggetto di apposita delibera consiliare; b) lo stralcio totale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative al periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015; c) la definizione agevolata delle ingiunzioni e degli accertamenti esecutivi notificati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Ed è proprio quest’ultima la strada suggerita dall’assessore alle Finanze Maria Carmela Serluca e accolta – praticamente all’unanimità – dai Consiglieri, chiamati direttamente in causa perché spetterà a loro approvare in Aula il regolamento ‘ad hoc’.
Nello specifico, la definizione agevolata riguarderà i debiti risultanti da ingiunzioni di pagamento e da accertamenti esecutivi relativi al periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022: possono essere estinti versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e cautelari e di notificazione degli atti. E dunque niente interessi né sanzioni.
“Lo stralcio totale o parziale, – ovvero le altre due possibilità consentite dalla legge – avrebbero riguardato soltanto importi fino a 1000 euro. Con la definizione agevolata – spiega l’assessore Serluca – non ci sono limiti agli importi. Prevediamo anche una rateizzazione del pagamento, con tempi legati alla rilevanza della cifra da versare. In questo modo, contiamo di andare in contro alle esigenze e alle aspettative dei contribuenti e allo stesso tempo di rimpinguare la situazione finanziaria del Comune”.
Quanto ai tempi, per deliberare il tutto il Comune dovrà chiudere la pratica entro il 29 luglio.
L’altra questione dibattuta oggi è quella relativa al ‘caso acqua’. E anche in questo caso protagonista sarà il Consiglio Comunale, chiamato a votare una proroga (probabilmente di un anno) in favore della Gesesa dell’affidamento in gestione del servizio idrico integrato, in attesa della gara Eic per l’individuazione del gestore privato del servizio che poi sarà anche socio minoritario di Sannio Acque.
All’aula, inoltre, verrà presto sottoposta la nuova delibera di adesione a ‘Sannio Acque’ dopo quella già approvata a gennaio ma ‘bocciata’ dalla Corte dei Conti.