POLITICA
‘Nessun limite al diritto di manifestare può essere prodotto da una convenzione’

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“Nell’intervenire in via istituzionale, anche se non in maniera esaustiva dato che la questione risulta all’attenzione del sindaco chiamato in causa con apposita interrogazione, mi preme sottolineare alcuni aspetti della vicenda sollevata dai consiglieri Lauro e Capezzone. In merito agli scontri registrati lo scorso 15 ottobre a Roma, – scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale di Benevento, Luigi Boccalone – non risulta il coinvolgimento di cittadini beneventani appartenenti alle associazioni Depistaggio o Asilo 31. Questo elemento costituisce uno spartiacque per ogni successiva valutazione!”.
“Alle dette associazioni è stato concesso, non solo dall’amministrazione in carica, l’uso di locali pubblici, come avviene in tantissimi altri casi, per la realizzazione di progetti sociali. A via Firenze, ad esempio, vengono svolte attività di doposcuola per minori, interazione con gli anziani e con il quartiere, momenti aggregativi analoghi a quelli che i giovani della città da oltre dieci anni possono rintracciare presso l’ex pattinodromo. Di queste attività ciascuno può coltivare un proprio giudizio, purché sia chiaro in premessa che si tratta di un profilo totalmente diverso da quanto avvenuto a Roma lo scorso 15 ottobre. E ciò vale in modo particolare per quanto attiene i fatti violenti che proprio in queste ore vedono le forze dell’ordine impegnate nella ricerca dei responsabili e su cui si sono registrate anche le nette prese di posizione di esponenti di primo piano delle associazioni stesse”.
“Intervengo nelle vesti di Presidente del Consiglio Comunale di Benevento, non per difendere questa o quella parte in causa, ma solo per ribadire e di questi tempi non sembra esercizio retorico, che il diritto a manifestare pacificamente è sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Non esiste, e non potrebbe essere altrimenti, alcun limite al godimento di questo diritto, magari prodotto dalla concessione in uso di locali pubblici. Allo stesso modo risulterà chiaro soprattutto agli avvocati consiglieri Capezzone e Lauro, che non esistono forme di interazione tra tale diritto pubblico e la responsabilità penale che è sempre di natura personale: di eventuali reati ne risponderanno, e spero in tempi brevi, i singoli responsabili che comunque non sono assimilabili a gruppi o associazioni.
Benevento è aperta al confronto e alla tolleranza tra le differenze e le idee: non credo utile a nessuno, e meno che mai all’innalzamento del dibattito civile che deve caratterizzare la nostra città, il tentativo di strumentalizzare eventi di tale rilevanza”, conclude Boccalone.