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Maltempo e crollo ala cimitero, Sant’Agata de’ Goti chiede lo stato di emergenza a Regione

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Il Comune di Sant’Agata de’ Goti chiederà al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di intraprendere e adottare le iniziative e azioni necessarie per il riconoscimento e la dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi meteo del 18 e 19 gennaio. Lo ha deciso l’amministrazione Riccio con una delibera di giunta dello scorso venerdì.
Non solo: a Palazzo Santa Lucia si richiede, anche con l’utilizzo di propri mezzi e poteri straordinari, in considerazione della eccezionale gravità dell’evento calamitoso, l’assegnazione di fondi, anche straordinari, per la copertura finanziaria delle spese per gli interventi urgenti e indifferibili necessari per far fronte all’emergenza, in via di quantificazione da parte degli uffici tecnici comunali.
Come si sa, nelle giornate del 18 e 19 gennaio 2023, a causa delle condizioni metereologiche avverse caratterizzate da eccezionali piogge accompagnate da fortissime raffiche di vento, si sono verificati sul territorio sannita diversi fenomeni franosi, smottamenti, esondazioni dei corsi d’acqua e allagamenti.
In particolare, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, è franato il blocco di loculi del cimitero saticulano, nell’area denominata “LONGO UNO”, insistente in prossimità del ciglio della scarpata del torrente Pozzilli-Martorano, riversando nell’alveo del torrente feretri e cassette-ossario. L’area è stata sottoposta a sequestro dalla polizia giudiziaria e l’Autorità competente ha autorizzato, comunque, le operazioni, in sito, di recupero delle salme. Una situazione che ha comportato l’intervento coordinato di più Enti, Amministrazioni, strutture tecniche competenti in via ordinaria in materia di protezione civile.
L’evento, per la sua portata, richiede – si legge nell’atto – misure che trascendono le ordinarie capacità operative e finanziarie del Comune e necessita di interventi straordinari per essere fronteggiato tenuto conto anche della persistenza del rischio idrogeologico. Da qui la richiesta, considerando anche che il Comune si trova in dissesto finanziario.