Sindacati
Alloggi Erp e sfratti esecutivi, il Sunia scrive al prefetto: “Difendere le famiglie”

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Il segretario provinciale del Sunia di Benevento, Giuseppe Falzarano, ha scritto una lettera in merito alla situazione abitativa al prefetto del capoluogo, Carlo Torlontano. “La situazione abitativa a Benevento continua ad essere drammatica – spiega – e rischia ogni giorno di innescare turbative sociali e questo alle istituzioni preposte a risolvere tale problema è più che noto. Allarmanti sono i dati giornalieri degli sfratti emessi per morosità incolpevole nella nostra città, determinati in gran parte dalla crescente difficoltà delle famiglie a raggiungere la fine del mese, a causa della crisi economica resa gravissima anche a seguito dell’emergenza sanitaria causata dal Covid. A tal proposito signor prefetto questa scrivente organizzazione sindacale porta alla sua cortese attenzione il caso di una famiglia residente in via San Leucio a Benevento, con sfratto esecutivo, con esecuzione fissata per il giorno 16 gennaio 2023.
Il capo famiglia titolare del contratto di locazione – scrive il Sunia -, per affrontare il proprio problema abitativo ha partecipato al bando generale del comune di Benevento dei 52 alloggi ERP a Capodimonte, risultando assegnatario di uno degli alloggi in questione. Tale consegna definitiva però comporta tempo sia per la fine dei lavori, che per l’espletamento delle procedure necessarie per l’allacciamento dei servizi e del collaudo; e nel frattempo la procedura di sfratto, posta in esecuzione per il giorno 16 gennaio 2023, rischia di creare un nuovo dramma, con passaggio da casa a strada e non da casa a casa. Come sarebbe possibile in caso di differimento dell’esecuzione dello sfratto ad altra data utile permettendo alla famiglia di entrare in possesso dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica assegnato.
Pertanto – conclude -, il Sunia le rivolge un urgente appello affinché non conceda la forza pubblica per lo sfratto in questione, per dare tempo ai cittadini di entrare in possesso dell’alloggio assegnato a Capodimonte, ed evitare il dramma della strada ad una famiglia già in grave difficoltà”.