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Opinioni

Dalle opere pubbliche alla sanità: le sfide che attendono Benevento e il Sannio nel 2023

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La fine di un anno di solito è un momento di bilanci. Si guarda indietro, pensando a quello che è accaduto, e si prova a valutare quello che si è realizzato. Ntr24, invece, vuole guardare al nuovo anno con spirito propositivo, non ragionando su ciò che è stato, ma su quello che ci attende in questo 2023 appena arrivato.

I 12 mesi che ci attendono, infatti, si presentano come particolarmente importanti perché giungono dopo tre anni complessi e potrebbero segnare il primo passo verso una ripresa che molti auspicano. Settori come energia, sanità ed economia sono chiamati a dare risposte innovative ma concrete alla popolazione, anche nel Sannio.

OPERE PUBBLICHE – Il 2023 dovrà vedere l’avvio di una piccola rivoluzione per quanto riguarda, ad esempio, la visione urbanistica con numerosi interventi che prenderanno il via e, su tutti, i progetti del Pnrr. Si aprirà il cantiere della nuova scuola Bosco Lucarelli, al Rione Libertà: un intervento da 9 milioni di euro. E’ anche in programma l’adeguamento dell’ex scuola Moscati, dell’istituto scolastico del quartiere Cretarossa e della scuola Pietà. In agenda, inoltre, la realizzazione di un Asilo Nido a Capodimonte.

Non solo edilizia scolastica: il 2023 vedrà anche l’arrivo degli operai per la realizzazione del Centro Polifunzionale nei pressi dei Servizi Sociali con la valorizzazione del Parco Verde: opera dal valore di 7 milioni di euro. Il piano del Comune con i fondi del Pnrr prevede anche l’adeguamento del campo outdoor di Capodimonte, la costruzione di un impianto sportivo indoor nei pressi della scuola ‘Pascoli’ ed infine la riqualificazione degli alloggi Erp di via Nuzzolo per un importo di 10 milioni di euro.

Con i fondi messi in campo direttamente dal bilancio di Palazzo Mosti, invece, si aprirà il cantiere per la riqualificazione della strada via dei Liguri Bebiani, il collegamento con contrada Acquafredda: un intervento dal valore di circa 2,5 milioni di euro. Il 2023 sarà anche l’anno della manutenzione del Ponte Morandi – collegamento con il quartiere Capodimonte -, che vedrà investimenti per circa 2 milioni e mezzo di euro. Infine, in programma ci sono anche l’efficientamento energetico del Palazzo ex Impregilo e la riapertura del ponte Serretelle.

SANITA’ – Gennaio si aprirà con la convocazione dell’assemblea dei sindaci del Sannio per discutere dei problemi della sanità ospedaliera in provincia di Benevento. E questo non sembra proprio un buon inizio. Se da un lato, infatti, la politica si muove per provare a trovare delle soluzioni, dall’altro appare evidente che diverse cose non funzionano come dovrebbero. Quest’anno dovrebbe iniziare a prendere forma il piano sanitario legato all’apertura delle Case di Comunità. Anche qui, però, incombe il problema finanziario e capire cioè dove sarà reperito il personale per farle entrare in funzione. Un tema dibattutto più volte e che per ora pare che non ci sia ancora una risposta concreta e definitiva.

Sul tavolo resta anche il tema dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti: nel corso dell’incontro tra primi cittadini, bisognerà capire anche cosa sarà del nosocomio saticulano e cosa si potrà realizzare al suo interno. Il problema, manco a dirlo, sono sempre i finanziamenti per dare concretezza al famoso decreto 41 della Regione. Su tutto questo, incombe la nube oscura dell’autonomia differenziata. Da questo punto di vista sono già numerose le segnalazioni che giungono dal mondo della politica per una strategia che rischia, secondo alcuni, di penalizzare le regioni del Sud. Un quadro che potrebbe incidere notevolmente, e non in maniera positiva, sul diritto alla salute dei cittadini. Una parte della popolazione sannita, quella dell’area Titerno-Valle Telesina, aspetta invece buone nuove dall’Asl: in estate potrebbe esserci la riapertura progressiva dell’ospedale di Cerreto Sannita ‘Maria delle Grazie’, che sarà un istituto polispecialistico e inizierà a garantire i primi servizi sanitari.

ECONOMIA E LAVORO – Il 2023 sarà un anno di consolidamento e, dove possibile, di crescita. Non lo diciamo per ottimismo: i dati che emergono, infatti, raccontano di tre anni di crisi che hanno già spazzato via le aziende e le piccole attività più fragili. Chi è rimasto in campo ha una struttura più solida capace di reggere all’urto e quindi punta a consolidarsi o mantere gli attuali livelli. Nella prima parte di anno potrebbe incidere soprattutto il caro energia: bisognerà, infatti, capire se la guerra in Ucraina si fermerà e che effetto avrà sui prezzi. Al netto di imprevedibili scenari, si prospetta un anno tranquillo e senza troppi scossoni sia in positivo che in negativo.

Fondamentali saranno anche gli strumenti di sostegno all’economia e alle imprese che il Governo Meloni deciderà di mettere in campo e, soprattutto, la loro efficacia. Intanto, si registrerà un calo della spinta generale ricevuta dal comparto edile con il 110 per cento. Nel Sannio resteranno in campo le grandi opere – l’Alta Velocità, la Diga di Campolattaro (se partirà) e il raddoppio della Telesina (se ci sarà la decisione del Consiglio di Stato) – che potrebbero proseguire a sostenere l’indotto.

Dal punto di vista del lavoro, come già raccontato qualche mese fa a farla da padrone saranno i green jobs collegati al processo di transizione energetica. I dati parlano chiaro anche nel Sannio: i profili professionali più gettonati sono tecnici delle costruzioni (78,6%), ingegneri civili (71,2%), ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni (64,5%), tecnici di reti e sistemi telematici (57,8%) e tecnici della gestione dei cantieri edili (55%). Se, attualmente, il comparto edilizio è quello più impegnato nella rivoluzione verde, per il prossimo quinquennio il panorama è ancora più ampio e affascinante. Questa considerazione, però, porta anche al concetto della formazione dei giovani: l’unico modo per trattenerli sui territori, infatti, è quello di formarli e offrigli contratti all’altezza delle loro aspettative e competenze.

In questo quadro generale, infine, rientra anche la rivoluzione che riguarderà il reddito di cittadinanza. Con la riduzione della misura biosgnerà capire che tipo di scenario ci sarà e quali saranno gli effetti economici sulla provincia di Benevento.

POLITICA E ISTITUZIONI – Il 2023 potrebbe essere l’anno che restituirà ai cittadini la Provincia di Benevento. Da più parti politiche arrivano notizie di una imminente revisione della riforma Delrio. Ovviamente non si andrà a votare, ma almeno si saprà se i sanniti potranno di nuovo scegliersi il presidente della Rocca, che ora è eletto con votazioni di secondo livello tra gli amministratori del territorio.

In tema di amministrazione del territorio il nuovo anno dovrebbe portare la revoca della liquidazione della Samte. Con il Comune di Benevento che ha stabilito di approvare il debito fuori bilancio e saldare i conti con la società partecipata della Rocca, si dovrebbe avere il ritorno ‘in bonis’ dell’azienda. Il 2023, dunque, potrebbe essere l’anno dell’abbassamento del prezzo dei costi della Tari, un evento che potrebbe essere definito quasi storico. Ancora: è attesa anche la riapertura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte e la partenza del centro di trasferenza allo Stir di Casalduni. E l’Ato? Potrebbe, finalmente, entrare in azione segnando la provincializzazione della gestione del ciclo integrato.

Dai rifiuti all’acqua. Cosa accadrà nel 2023 con la Gesesa e l’Ato sannita? Una domanda alla quale è quasi impossibile dare risposta. La teoria dice che dovrebbe giungere una nuova società per il servizio in seguito ad una gara di appalto che dovrebbe prevedere una gestione al 55% pubblica e il restante privato. Staremo a vedere. Il prossimo anno, però, dovrebbe arrivare finalmente il depuratore cittadino: una svolta per l’intera città, che da anni attendeva l’opera.

CALCIO – Non sappiamo cosa accadrà perché la ‘pelota’ è imprevedibile. Possiamo solo augurarci il meglio: il 2022 è stato travagliato per la Strega con una promozione in A buttata alle ortiche nella regular season e una eliminazione nella semifinale play-off. In estate, poi, il tribolato avvio di stagione tra le minacciate dimissioni del presidente Oreste Vigorito, l’esonero di Fabio Caserta e le grandi difficoltà affrontate dal suo sostituto Fabio Cannavaro. L’auspicio è che la Strega possa ritrovare serenità e tornare a fare bene sul campo per regalare ancora belle emozioni a tutta la città. Ed essere, con l’aiuto di istituzioni e privati, un vero volano per la promozione turistica della città.

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