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Al Centro ricerche di Pozzilli la visita dei piccoli pazienti del CMR di Sant’Agata de’ Goti

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Nella mattinata di ieri i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed hanno avuto una visita ‘speciale’ nei laboratori. Arrivati a Pozzilli, in Molise, i piccoli pazienti del Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione CMR di Sant’Agata de’ Goti. L’obiettivo: sperimentare, conoscere, confrontarsi con la scienza grazie ad attività che i ricercatori hanno pensato per loro.
Accompagnati dagli operatori del CMR, parte del Network Neuromed, i ragazzi hanno studiato le cellule, le funzioni del cervello, sono entrati nella Biobanca, hanno ‘lavorato’ su un banco da laboratorio con tutti gli strumenti utilizzati dai ricercatori nelle loro attività quotidiane.
Inoltre i ‘piccoli ricercatori’ hanno fatto un tuffo nel passato con gli esperti di storia romana dell’Associazione Gens IVLIA.
Insomma una mattinata di interazione che, a detta degli specialisti, ha rappresentato un importante arricchimento per le capacità cognitive e motorie dei ragazzi. Ed è così che la scienza diventa ancora più inclusiva.
“Trascorrere una giornata come quella di oggi per questi ragazzi significa tanto – ha commentato Mariella Piscitelli, responsabile del team dei Terapisti occupazionali del CMR di Sant’Agata de’ Goti –. Sono alla loro prima esperienza di ‘gita’ in assenza dei genitori ed insieme a noi operatori. Abbiamo potuto osservare un grande entusiasmo dei ragazzi in risposta alle attività proposte sia sul piano cognitivo che della coordinazione motoria. Per fare degli esempi: i ragazzi hanno ricostruito, con l’aiuto dei ricercatori, una cellula copiando le sue parti così come da modello. Questo compito li ha impegnati dal punto di vista cognitivo ma anche sul piano motorio perché hanno dovuto collocare nel posto giusto i vari pezzi di una cellula. Così come il compito di ricostruzione le parti del cervello. Attività – continua la terapista – per le quali abbiamo osservato una crescita conoscitiva e un impegno cognitivo con un aumento dei tempi di attenzione supportato dall’entusiasmo e dalle emozioni provate. Una esperienza da proporre a tutti e da ripetere”.
“I ragazzi oggi si sono ritrovati in un ambiente diverso rispetto alle loro abitudini – ha poi detto Teresa Ciarlo, Psicologa e Psicoterapeuta del CMR di Sant’Agata de’ Goti –. Hanno vissuto una esperienza molto formativa perché si sono cimentati in attività nuove, scoprendo parti di loro stessi e superando inibizioni e timidezze. Anche a livello relazionale si sono confrontati con persone che non fanno parte del loro quotidiano. Tutto questo porta ad un miglioramento della fiducia in sé stessi con il potenziamento dell’autostima. Imparano cioè a capire che hanno altre capacità e che possono migliorarsi sempre di più”.