Lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo napoletano Maurizio De
Giovanni, che ha presentato il suo ultimo libro “L’equazione del cuore”, è
stato il protagonista del quarto appuntamento della rassegna di cultura e
musica “Sopra le Righe”, organizzata dall’Associazione “Sabba de nuce” in
collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di
Benevento per la direzione artistica di Antonio Parciasepe.
Diverse la autorità presenti con il sindaco Clemente Mastella, accompagnato dalla moglie nonché senatrice della Repubblica, Sandra Lonardo, e i consiglieri comunali a Palazzo Mosti, Giovanni De Lorenzo, Raffaele De Longis e Giovanna Megna. La serata è stata condotta da Grazia Caruso.
Il sindaco Mastella, nel portare i saluti della città, ha ricordato la figura di don Ciccio Romano (la Fondazione a lui intitolata è tra gli organizzatori della rassegna) descrivendolo come un suo antagonista politico ma con il quale c’è stato sempre un grande rispetto.
Quindi, nel ricordare la lunga amicizia che lo lega a De Giovanni, lo
ha invitato ad ambientare una puntata di una sua fiction proprio in città.
La parola è passata al presidente del Conservatorio, Antonio Verga, il quale ha ringraziato De Giovanni, un personaggio noto non solo in Italia ma anche all’estero, per aver accettato l’invito a prender parte alla serata. Parlando della rassegna, ha evidenziato l’importanza della stessa per via del difficile momento che si sta vivendo.
Le persone, ha evidenziato, sono cambiate così come i rapporti umani, forse per via della pandemia e di questa guerra fatta non solo con i proiettili tradizionali ma anche con quelli della parola. Nonostante tutto, bisogna andare avanti cercando di farlo al meglio.
Parlando poi del “Nicola Sala” ha evidenziato come negli ultimi tre
anni abbia raddoppiato gli iscritti, siano stati assunti 26 nuovi docenti, 12
ausiliari e che lo stesso rappresenta un’eccellenza del territorio.
Verga si è detto contento del proprio operato anche se quello che conta è il bene del Conservatorio. Ha contestato, però, la decisione del Ministero di dare l’84% delle risorse disponibili ai Dipartimenti universitari del Nord e solo il 12% al Mezzogiorno. Si tratta, ha detto, di “uno schiaffo insopportabile”. Ha parlato, poi, dell’edificio degli Scolopi di via Bartolomeo Camerario che è chiuso da circa dodici anni per la mancanza dei fondi che potrebbero renderlo operativo.
Ai bandi a cui il “Nicola Sala” partecipa arriviamo sempre tra i primi
posti, mai tra quelli utili per accedere all’assegnazione delle somme di cui
abbiamo bisogno.
Il mio impegno – ha detto Verga – sarà quello di continuare a battermi, qualunque sia il mio ruolo, per raggiungere questo obiettivo.
La serata è andata avanti con la presentazione del libro “L’equazione
del cuore” a cui ha preso parte, oltre all’autore, anche il regista Geppy Di
Stasio, moderati dalla giornalista Cinzia Profita.
Di Giovanni ha parlato di un testo alquanto lontano da quelli che sono
i suoi schemi ma che invece si avvicina più alle emozioni del cuore.
Ha ricordato lo stretto rapporto che lo lega alla città dovuto sia ai
diversi amici che ha qui ma anche alle sue origini visto che, fino alla
generazione del nonno, le donne della sua famiglia dovevano partorire a
Benevento.
De Giovanni ha ricordato la genesi del libro che è nato mentre stava
compiendo delle ricerche che lo hanno portato a raccontare, appunto, una storia
diversa da quella dei suoi stereotipi.
Quella di un insegnante di matematica in pensione il quale, dopo la
morte della moglie, vive introverso e taciturno, in una casa appartata su
un’isola del golfo di Napoli.
Ad interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza, la notizia di
un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo
Checco è in coma con Massimo che è chiamato ad assolvere i suoi doveri…
Un libro che ha appassionato visto che è da quattro settimane in testa
alle classifiche.
A Geppi Di Stasio, Profita ha chiesto quale dovesse essere la strada da
seguire per fare in modo che un libro diventi poi una serie televisiva.
Non ho una risposta a questa domanda, ha detto il regista.
Non è una regola che un grande scrittore debba essere un drammaturgo o
sceneggiatore me se come in questo caso lo diventi, è il massimo.
Lo stesso Di Stasio, quindi, ha letto alcuni passi del libro di De
Giovanni accompagnato alla chitarra da Raffaele Russo, studente della classe
del maestro Mario Fragnito responsabile del Dipartimento strumenti a corde
oltre che componente del Cda del “Nicola Sala”.
A seguire, l’intervento musicale “Jazz Song” del “Nicola
Sala Jazz Quartett” con il coordinamento del maestro Roberto Spadoni,
responsabile del Dipartimento Jazz del “Nicola Sala”.
Protagonisti sono stati gli studenti: Sax: Gianni Taglialatela;
Chitarra: Francesco Damiano; Batteria: Michele Milani; Basso: Lorenzo Paoletta;
Voce: Annamaria De Febbraro.
Nella seconda parte degli interventi, quello più legato alle fiction,
De Giovanni e Di Stasio hanno parlato della bellezza e della teatralità di
Napoli, dell’essere un luogo naturalmente interessante dove bisogna solo
scegliere cosa si voglia raccontare.
Per la parte legata alle premiazioni, una targa del Consiglio regionale
della Campania è stata consegnata dal consigliere regionale Dario Venanzoni,
del gruppo consiliare “De Luca Presidente”, al presidente Antonio
Verga “per aver rafforzato i rapporti istituzionali dell’Istituzione musicale
sannita sul territorio nazionale”, il quale ha voluto condividere tale premio
con tutto il Conservatorio.
Il premio speciale “Nicola Sala” è stato consegnato dalla
giornalista Marisa Zotti a Maurizio De Giovanni “per aver raccontato e diffuso
nel mondo con i suoi romanzi le emozioni e le mille sfaccettature della cultura
napoletana e meridionale, con la creazione di personaggi che sono entrati nei
cuori della gente”, mentre il direttore del “Nicola Sala”, Giosuè Grassia, lo
ha consegnato al regista Geppy De Stasio con la seguente motivazione: “Ad un
artista poliedrico che si distingue nel mondo dell’arte per la sua sensibilità
umana, graffiante ironia teatrale e spiccato amore per la musica”.