Opinioni
Benevento: atti vandalici, i nazisti dell’Illinois e la necessità di difendere i monumenti

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A Benevento arrivano i nazisti dell’Illinois. Per chi non avesse mai visto “The Blues Brothers” si tratta di un gruppo di militanti in camicia bruna da non prendere troppo sul serio. L’assonanza, tra il mitico film di John Landis e quanto avvenuto nel Sannio, è evidente dopo l’ultimo atto vandalico perpetrato ai danni di un frammento lapideo di epoca romana collocato da secoli sulla facciata esterna del torrione longobardo della Rocca dei Rettori, già preso di mira in passato.
Per chi non avesse letto la notizia, il riassunto è questo: un pennarello, la mano di un idiota e una svastica con dei baffi che appaiono sul volto dello sfortunato avo romano, che oggi, probabilmente, sta maledicendo la sua progenie.
Come dicevamo, l’episodio fa venire in mente il disorganizzato gruppo nazista del film perché, a guardare bene, il simbolo hitleriano è disegnato al contrario e, come detto, accompagnato da una faccina.
Ora, al di là della secca e giustissima condanna al gesto, che è arrivata anche dal presidente della Provincia di Benevento – proprietario del bene – resta un aspetto che non può passare in secondo piano: stabilito che non si tratta di un gesto politico in stile ‘anni di piombo’, siamo stanchi di assistere a cadenza periodica a questi atti vandalici.
Il tema non è di secondo piano. Facendo una brevissima cronistoria, il risultato è questo: il 16 ottobre del 2021 appaiono delle scritte sulla facciata, appena restaurata, del Teatro Comunale; il 10 settembre dello stesso anno ci sono state le incisioni e le frasi sull’Arco di Traiano. A questo non aggiungiamo i furti di piante nelle aiuole del corso e dell’area del monumento dedicato all’imperatore romano e ad altri danneggiamenti in giro per il centro storico.
Quest’ultimo episodio, aggiunto ai precedenti, riaccende i riflettori sull’impellente necessità di tutelare il nostro patrimonio storico. Da anni si parla di telecamere ed è, davvero, il momento di attivarle. Una città che punta a valorizzarsi attraverso la cultura, non più tollerare tutto questo.