CULTURA
Ferie d’agosto, l’Italia degli anni ’90 ritratta da Paolo Virzì

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Agosto, il mese per antonomasia delle vacanze, garantisce comunque una dose di buon cinema a chi rimane in Valle Caudina o in Valle di Suessola: per il settimo appuntamento della rassegna cinematogrfica Una lunga estate calda, curata dal giornalista e critico cinematografico Mario Tirino, presso il Bistrot Caffè Letterario di Arienzo , sarà proiettato domani sera alle 22 Ferie d’agosto (1995), seconda opera del livornese Paolo Virzì.
Sceneggiata da Francesco Bruni, la storia si concentra su due gruppi di vacanzieri: il primo, "capeggiato" dallo scrittore e giornalista Sandro Molino (Silvio Orlando), con la compagna Cecilia (Laura Morante) e una variegata combriccola di intellettuali di sinistra, che fumano marijuana e cantano canzoni d’autore; il secondo, guidato dal classico negoziante arricchito e burino, Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini), composto da due famigliole con suocera al seguito, che ascoltano musica ad alto volume, pretendono il televisore a colori e appartengono al genere dei classici "caciaroni" romani.
L’occhio di Virzì è acuto: il film non manca di sottolineare, tra le righe, i vizi e i limiti, sia della neoborghesia cafona, cresciuta nel mito dell’evasione fiscale e dell’ignoranza al potere, sia dell’intellighentsia di sinistra, affetta da elitarismo e settarismo, incapace di comprendere i mutamenti sociali in atto nel Paese. Le differenze economiche, culturali, sociali tra i due "schieramenti" ritraggono un’Italia – quella degli anni ’90 – le cui fratture sono ancor oggi ben visibili e stanno minando alla base la stessa democrazia e costituzionalità del sistema politico nostrano.
Da rimarcare il lavoro di un cast stellare che, oltre ai citati Orlando, Morante e Fantastichini, annovera Sabrina Ferilli, Piero Natoli, Antonella Ponziani, Paola Tiziana Cruciani, Gigio Alberti e, in ruoli minori, Teresa Saponangelo, Mario Scarpetta, Rocco Papaleo.