Comune di Benevento
Del Mese: ‘Io candidato sindaco? Ancora non ho deciso, ma alla città serve competenza’

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Ci potrebbe essere un altro competitor per le prossime elezioni comunali di Benevento ed è l’avvocato Antonio Del Mese, dalla lunga esperienza amministrativa, come dirigente, consigliere d’amministrazione e responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza nell’Autorità Portuale di Napoli.
Il condizionale è d’obbligo perché – come ha precisato a Ntr24 – ”ancora non ho deciso di candidarmi; sto cercando di costruire una candidatura che abbia possibilità di vittoria, garantendo una presenza maggiore sul territorio. Siamo in una fase finale di definizione del tutto con persone autorevoli della città e non solo, con amici e organizzazioni a me vicine.”
Le premesse per la discesa in campo ci sono, secondo l’avvocato beneventano, consapevole in ogni caso – come la storia politico-elettorale insegna – ”che una candidatura singola non va da nessuna parte” e dell’importanza di ”costruire una candidatura che non sia di facciata.”
La certezza per ora, dunque, è che Antonio Del Mese sta dialogando ”con una parte della città che non vota anni ed è lontana dalla vita politica e amministrativa della città.”
La sua sarebbe una nuova sfida sulla quale sta riflettendo molto in vista dell’impegno che ha in mente di portare avanti ”per restituire alla città il ruolo di capoluogo del Sannio, avendo come orizzonte prioritario l’interesse collettivo.”
”Benevento – dice – ha bisogno di persone che sappiano dove mettere le mani per rispondere alle esigenze concrete dei cittadini e delle imprese per invertire la rotta”.
Ed è propria la crisi in atto che investe, già da molti anni – come noto – tutte le aree interne e, in particolare, quelle del Meridione d’Italia, che si manifesta con forte carenza di servizi e di sanità, assenza di opportunità per i giovani e desertificazione sociale, che ha spinto l’avvocato a pensare di scendere in campo, nella consapevolezza, forte anche della sua esperienza diretta nella pubblica amministrazione che ”in questo contesto oggi una persona che aspira ad incarichi politici di natura elettiva, deve possedere una competenza specifica.”
”La crisi e il momento storico richiedono – dichiara Del Mese – questa peculiarità, come anche un cambiamento culturale da parte di noi cittadini e di chi aspira a divenire amministratore. E’ necessario restituire centralità all’amministrazione pubblica che deve guidare i processi di sviluppo e di crescita della città.”
”La burocrazia predomina – secondo quanto dichiarato dal Del Mese – quando il vertice politico non è in grado di guidare processi.” ”Dobbiamo augurarci che in questa città oltre a parlare di posti e di assessorati – chiosa – si parli di come risolvere i problemi e questo può avvenire se si superano gli steccati ideologici, andando tutti nella direzione di creare cose utili alla città e alla collettività.”
”Anche in consiglio comunale – dice – bisognerebbe essere concordi tutti, in funzione dell’utilità delle decisioni che si prendono, andando oltre gli schieramenti. L’opposizione non dovrebbe essere strumento di controllo.” ”Dalla mia esperienza – aggiunge – so che questo equilibrio si raggiunge con la competenza, evitando promesse elettorali e programmi, in cui credo poco, che non siano veramente concretizzabili.”
”Per questo servono concretezza, competenza, legalità e trasparenza che sono precondizioni per costruire un ambiente favorevole e vicino ai cittadini e anche alle imprese che devono tornare a dialogare con l’ amministrazione.”
In virtù di questo e della necessità di applicare alla pubblica amministrazione criteri innovativi, Del Mese ritiene ”necessario un repentino cambio di rotta,” pur non esprimendo giudizi sull’operato dell’attuale amministrazione. ”Mastella – spiega – è espressione del paese.”
Non ne fa questione di nomi e persone, ma di problema culturale da superare, prendendo coscienza che bisogna avere nuove idee. ”Il rischio, altrimenti, è che Benevento sia destinata a morire.”
Sebbene sia ancora molto presto parlare di eventuali ballottaggi, Del Mese, con forte coerenza alle sue idee, sostiene che anche in quel caso ”a prescindere da nomi e da programmi, se si dovesse decidere di appoggiare qualcuno, è necessario che quella persona manifesti segnali concreti di cambiamento, altrimenti il mio appoggio non ci sarebbe.”