Sindacati
Contratti e incarichi all’Asl, riprende lo stato di agitazione di medici e dirigenti sanitari

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“Le organizzazioni sindacali che rappresentano i dirigenti medici, veterinari e sanitari tutti della Asl di Benevento si vedono costrette a riprendere lo stato di agitazione che era stato sospeso in data 2 ottobre 2020 allorquando il Direttore Generale della ASL, in fase conciliativa innanzi al Prefetto di Benevento, si era impegnato ad adempiere alle norme contrattuali.
Purtroppo oggi, a distanza di ben sei mesi dagli impegni assunti, – scrivono nella nota ANAAO-ASSOMED, CGIL-Medici, CIMO, FASSID-AUPI, FVM e UIL Fpl – l’Azienda ha realizzato soltanto il “Regolamento sull’affidamento degli incarichi dirigenziali” bloccandone però l’efficacia con preoccupante disinvoltura.
In violazione delle norme contrattuali, delle vigenti disposizioni di legge e del piano anticorruzione aziendale, non si applica il criterio della rotazione e si continuano a mantenere incarichi dirigenziali ad personam, conferiti da molti anni senza le dovute procedure selettive. Tutto ciò è stato pesantemente stigmatizzato dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) che, in ultimo nel novembre 2020, ha evidenziato l’obbligo da parte dell’ASL di Benevento ad effettuare la dovuta rotazione in tempi ben definiti, condizione indispensabile e necessaria ad eliminare e prevenire gli abusi legati al conferimento arbitrario di incarichi dirigenziali a “taluni
privilegiati”.
Le sigle – continua la nota – rivendicano con forza che gli incarichi devono essere affidati a tutti i dirigenti nel rispetto delle norme contrattuali e di legge! La ASL non ha, inoltre, mantenuto l’impegno di concludere la contrattazione, bloccata al dicembre 2019, sul regolamento sull’Attività Libero Professionale (ALPI), né ha dato avvio alla contrattazione decentrata nonostante le OO.SS. abbiano presentato la piattaforma sui volumi prestazionali dell’area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare.
Ad aggravare le già compromesse relazioni sindacali concorre l’ultimo gravissimo e deleterio comportamento della ASL che nella recente delibera sulle prestazioni aggiuntive dei medici del 118 ha adottato un testo
diverso da quello regolarmente concordato con i Sindacati!
A giudizio delle organizzazioni sindacali, la ASL ha posto in essere una evidente condotta antisindacale e una violazione dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento cui deve ispirarsi l’azione amministrativa.
Per le considerazioni su esposte – concludono – si comunica la ripresa dello stato di agitazione con la richiesta al Prefetto dell’immediata attivazione delle procedure di conciliazione previste dalla legge, non escludendo di ricorrere ad iniziative di mobilitazione e di protesta più ampia, qualora l’atteggiamento dell’Azienda non si conformi all’applicazione delle disposizioni contrattuali e delle corrette relazioni sindacali”.