fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Università

Maiale nero, quando il grasso fa bene al colesterolo…

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

I grassi del maiale nero casertana sono simili, per composizione, ai grassi dell’olio extravergine di oliva: è quanto emerge da una ricerca condotta sulle carni del maiale nero casertana, una antica specie autoctona del territorio a cavallo fra le province di Benevento e Caserta. Gli studi sono stati condotti dal Consorzio per la sperimentazione, divulgazione applicazione di biotecniche innovative (Consdabi), che ha sede a Benevento.

 

“Gli acidi, presenti in discreta quantità nel lardo di questi suini – ha spiegato il presidente del Consdabi, Donato Matassino – sono in grado di ridurre il livello del cosiddetto colesterolo cattivo LDA e di aumentare relativamente quello del colesterolo ‘buono’ HDL. Quest’ultimo aspetto è molto importante in quanto le HDL esercitano un ruolo protettivo nei confronti delle malattie che riguardano i vasi sanguigni, riducendo, tra le altre cose, l’inserimento e il deposito delle LDL nelle pareti dei vasi sanguigni”. Alla luce anche di questi dati, il Consdabi ha promosso un progetto al quale prendono parte anche tre università (Federico II di Napoli, della Tuscia e del Molise) per ottenere un nuovo tipo di maiale, chiamato Duca sannita, incrociando la casertana e il Duroc. Lo scopo è ottenere capi più adatti agli allevamenti, in grado di fare cucciolate più abbondanti rispetto alla casertana e dalle carni con uguali o migliori caratteristiche organolettiche rispetto alla casertana. Il primo allevamento pilota è appena partito in provincia di Benevento, nel comune di Circello e dagli incroci già sono nati i nuovi maialini. La sperimentazione prevede anche di condurre studi sull’obesità, in collaborazione con la facoltà di medicina dell’università del Molise.

 

“Il maiale – ha spiegato Matassino – è un ottimo modello in quanto un obeso fisiologico che però non va incontro agli stessi problemi metabolici dell’uomo. “Intendiamo individuare – ha aggiunto – marcatori molecolari strategici e geni che ci potrebbero fornire indicazioni utili di grande valenza per ridurre l’incidenza delle malattie metaboliche nell’uomo conseguenti all’obesità”.

 

Mario Conte

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 5 anni fa

Onorificenza al merito al docente Matassino, Di Maria esprime soddisfazione

11 anni fa

Consdabi a rischio chiusura: presto un’azione unitaria per il rinnovo della convenzione con il ministero dell’Agricoltura

14 anni fa

Arriva la carta d’identità molecolare per la carne di agnello

14 anni fa

Mozzarella e formaggi: due ‘spie’ per capire freschezza e qualità

Dall'autore

redazione 35 minuti fa

L’Associazione Olivicoltori Sanniti porta l’eccellenza dell’olio EVO all’Expo 2025 di Osaka

redazione 53 minuti fa

Al via intervento di rigenerazione urbana alla rotatoria dei Pentri. Mastella: “Restituiremo valore e dignità”

redazione 1 ora fa

Airola, il consigliere Stravino (FdI) denuncia il rischio default e attacca la maggioranza

redazione 2 ore fa

Molinara, proroga per l’affidamento della casa di riposo CARPA. Alternativa Civica: “Nessun accenno in Consiglio”

Primo piano

redazione 53 minuti fa

Al via intervento di rigenerazione urbana alla rotatoria dei Pentri. Mastella: “Restituiremo valore e dignità”

redazione 2 ore fa

Benevento, arrestato 31enne per detenzione di cocaina ai fini di spaccio. Denunciato passeggero con tirapugni sull’autobus

redazione 3 ore fa

Mariarita Fallarino è la nuova Ambassador di Sannio Valley

redazione 4 ore fa

Chiusura del passaggio a livello in contrada Pietà: convocata un’assemblea pubblica

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content